A raccontare questo caso eccezionale è stato un team di ricerca bulgaro guidato da scienziati dell'Università di Medicina di Sofia
Una mummificazione precoce mai vista prima in un essere umano. In uno studio pubblicato sulla rivista Cureus è stato raccontato del caso del corpo di un 34enne trovato dopo 16 giorni dalla morte in uno stato di mummificazione che solitamente si verifica dopo mesi dal decesso. A raccontare questo caso eccezionale è stato un team di ricerca bulgaro guidato da scienziati dell’Università di Medicina di Sofia.
Il cadavere dell’uomo è stato trovato il 3 settembre 2023 in un prato, nei pressi di una linea ferroviaria di Sofia. Il 34enne indossava maglietta, pantaloncini e calzini che aveva il giorno della sua scomparsa due settimane prima, e probabilmente usava ubriacarsi sistematicamente tanto che la causa di morte si presume possa essere di intossicazione da alcol. Le autorità che hanno recuperato il cadavere hanno subito notato che la pelle era raggrinzita e coriacea di colore marrone (chiaro e scuro) e gli organi interni ridotti a “masse informi”.
La mummificazione naturale classica richiede solitamente tra i 6 e i 12 mesi in condizioni di caldo secco con temperature diurne non inferiori ai trenta gradi e una bassa umidità. “La mummificazione precoce è un fenomeno poco frequente nelle aree non tropicali o equatoriali. Il caso presentato mostra una completa mummificazione naturale del corpo umano in soli 16 giorni e arricchirà la letteratura e aumenterà la consapevolezza sulla possibilità di una mummificazione rapida”, hanno spiegano gli studiosi bulgari.