Vuole iscriversi all’Università di Oxford e ha tutte le carte in regola per essere ammesso. Ma la commissione esaminatrice perde uno dei suoi elaborati. Risultato? Rimane fuori dal prestigioso ateneo. Il voto raggiunto, calcolato sulla base di tutti i compiti svolti, non soddisfa i requisiti. Jack Graham, un tempo bimbo prodigio e ora brillante studente di 18 anni con un talento per la matematica, è furioso. “Il mio sogno di frequentare una delle migliori università di matematica del paese è andato in frantumi”, racconta ai media inglesi. La sua storia ha dell’incredibile. Dopo aver superato brillantemente il Gcse di matematica (titolo accademico in una serie di materie particolari) è stato rifiutato dall’Università di Oxford perché uno dei suoi elaborati è stato smarrito. Proprio così. Non si trova più da nessuna parte.
Lo smarrimento del compito, che può capitare, in qualsiasi ateneo o scuola, ha però provocato l’abbassamento del voto di ingresso: da A+ previsto ad A-, un declassamento che non soddisfa più i criteri dell’ateneo. Ed è questo l’assurdo. Quando Jack e la sua famiglia hanno scoperto come erano andate davvero le cose sono rimasti a bocca aperta. Il ragazzo, ex studente modello del Bracknell Garth Hill College considerato un genietto della matematica, secondo il padre, Andy Graham, era devastato il giorno in cui ha scoperto il motivo della sua non ammissione.
Non ha nascosto i suoi stati d’animo e si è sfogato dichiarando ai media inglesi: “Sono arrabbiato e frustrato per tutta la situazione”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo fatto ricorso, ma l’istanza è stata respinta. Devo accettarlo, ma questa storia mi rimarrà impressa per sempre”. La vicenda kafkiana di cui Jack è stato protagonista sembra la trama di un romanzo. Un sogno che va in frantumi per un dettaglio, un incidente di percorso futile e apparentemente risolvibile.
Magari quel compito è finito sullo scaffale sbagliato, è scivolato per terra e qualcuno lo ha accartocciato e buttato considerandolo soltanto un foglio di carta scarabocchiato. Oppure è volato via dalla finestra per un soffio di vento e nel giardino bagnato di pioggia quei numeri e quelle formule sono scomparsi e la carta si è sciolta. “Mi chiedo cosa sarebbe successo se avessero potuto esaminare il compito e fossi stato accettato a Oxford: la mia vita sarebbe cambiata? Non lo saprò mai”, rivela Jack, che appare consapevole di essere stato vittima di beffa del destino ma anche di un’ingiustizia. “Ora che il ricorso è stato respinto – sostiene – lo devo accettare. Ma in un angolo della mia mente resterà sempre la domanda: cosa sarebbe diventata la mia vita se avessero potuto segnare quel foglio e io essere accettato a Oxford?
Quel ragazzo aveva un unico sogno, frequentare una delle migliori università di matematica del paese. Non potendo accedere a Oxford studierà alla Warwick University per i prossimi quattro anni matematica, ricerca operativa, statistica ed economia (Morse). Pur non essendo la sua prima scelta, Jack Graham racconta a tutti che non vede l’ora di iniziare. E aggiunge che continuerà anche a fare da tutor agli studenti del suo vecchio college.
Rimane uno studente modello. Un ragazzo sicuro delle sue qualità e con una grande dignità: “Una A non è certamente un brutto voto e ne sono grato, ma tutto ciò che provo ora è devastazione per il fatto che il mio sogno di frequentare una delle migliori università di matematica del paese sia andato in frantumi.” La Warwick, University è comunque la terza migliore università di matematica nel Regno Unito dopo Cambridge e Oxford. Questo ragazzo è da tenere d’occhio. A volte i casi della vita apparentemente inaccettabili si rilevano in seguito delle fortune.