“Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare”. Spiace scomodare Il Padrino – bei tempi quelli della New Hollywood in cui i produttori stavano genuflessi agli “autori” – ma alla fine per gli sceneggiatori hollywoodiani della WGA, in sciopero da quattro mesi, è arrivata la proposta che, appunto, li potrà far capitolare. I membri dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) e della WGA si incontreranno nuovamente nelle prossime ore dopo quattro giorni consecutivi di negoziati. Secondo le testate del settore manca molto poco all’accettazione da parte degli scioperanti di un nuovo contratto triennale offerto dai boss della AMPTP. Si parla di un “offerta migliore e finale” che però smarcherebbe l’AMPTP nell’impegnarsi in ulteriori contrattazioni. Insomma, o mangi questa minestra o salti dalla finestra.
E per questo la WGA dovrebbe fornire entro le prossime 24 ore una risposta precisa e nessun rilancio. Quindi o un sì o un no alla proposta dei produttori dopo una trattativa estenuante, complicata, e mai vista nel campo dello spettacolo e dell’intrattenimento di cinema e tv statunitensi nell’ultimo mezzo secolo. Ricordiamo che le richieste radicali degli sceneggiatori, a cui si era aggiunto il sindacato degli attori SAG-AFTRA, verteva su un significativo aumento salariale con una sostanziale sforbiciata al concetto di aumento proporzionale dei guadagni solo in caso di successo e di repliche per serie e film; ma soprattutto di una presa di posizione e di un agire pratico nettamente a contrasto dell’uso dell’Intelligenza Artificiale per creare script.
E proprio su quest’ultimo aspetto lo scontro è, secondo molti insider, apparso più duro. Giusto per capire i padroni del vapore cos’hanno in mente: per mantenere o alzare i loro margini di profitto meglio utilizzare software in grado di produrre da soli sceneggiature invece di seguire le richieste degli sceneggiatori in carne ed ossa (identico ragionamento, peraltro, per la professione di attrici e attori). I negoziati erano stati avviati questa settimana da quattro pezzi davvero grossi delle major: Bob Iger della Disney, David Zaslay della Warner Bros.Discovery, Ted Sarandos di Netfix e Donna Langley di NBCUniversal. Pare infine che la scadenza ufficiosa per una risposta all’offerta fatta dalla AMPTP sia l’avvicinarsi della festa dello Yom Kippur della sera di domenica 24 settembre. Anche il sindacato degli attori SAG-AFTRA – in sciopero per la prima volta dopo oltre 40 anni da tre mesi – attende la risposta della WGA per poi tornare al tavolo dei colloqui con la AMPTP e ipotizzare la fine del loro sciopero.