L’ingresso di Lufthansa in Ita “non è ancora stato notificato” all’Antitrust europeo e “spetta alle società decidere se notificarlo”. “Io sono aperto a incontrare tutti gli attori rilevanti” dell’operazione, ma “non ho ricevuto alcuna richiesta formale in tal senso”. Lo ha detto il commissario europeo alla Concorrenza Didier Reynders, e quindi del dossier Ita, interpellato in particolare sulle accuse politiche secondo le quali Bruxelles starebbe bloccando l’operazione. L’accusa era stata avanzata lo scorso 10 settembre dalla stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e poi reiterata da vari esponenti del governo. Meloni aveva tirato in ballo anche il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, che non ha competenza diretta sulla questione ma che “in quanto italiano” avrebbe dovuto agevolare la trattativa. Già allora la Commissione Ue aveva replicato sottolineando di non aver ancora ricevuto le comunicazioni necessarie per avviare la procedura e ribadendo che la competenza è della divisione Concorrenza.
Quattro giorni dopo Lufthansa aveva spiegato “Siamo in una fase avanzata del processo di notifica formale della transazione” con Ita Airways “alla Commissione europea e alle altre autorità competenti e non vediamo l’ora di continuare il nostro dialogo costruttivo verso un via libera tempestivo”. La compagnia tedesca dovrebbe entrare nel capitale di Ita con il 40% ma assumerne di fatto il controllo operativo e con la facoltà (non l’obbligo) di rafforzare ulteriormente la sua partecipazione in futuro. Una delle incognite che gravano sull’operazioni sono le tante cause di lavoro degli ex dipendenti di Alitalia finiti in cassa integrazione. Le cause mirano a dimostrare l’esistenza di una continuità di aziendale tra Alitalia e la nuova compagnia, circostanza che imporrebbe la riassunzione degli esuberi, Dopo alcune pronunce favorevoli ai lavoratori, venerdì scorso il tribunale di Roma ha rigettato due ricorsi promossi 66 dipendenti ex Alitalia. Sinora le pronunce a favore della compagnia sono 38, quelle sfavorevoli soltanto 3.