Amazon pareggia l’erosione del potere di acquisto causata dall’inflazione nelle buste paga dei dipendenti della rete logistica. O poco di più. La retribuzione media iniziale sale a 1.764 euro lordi al mese (circa 1.400 netti), ossia il 21% in più rispetto al 2019 (a fronte a un incidenza dell’inflazione di circa il 17%). Lo stipendio è l’8% in più rispetto ai salari di ingresso previsti per il quinto livello del CCnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione. L’azienda sottolinea in una nota che “l’iniziativa rientra nella politica Amazon di revisione annuale degli stipendi, affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti”. L’aumento riguarda sia i lavoratori a tempo indeterminato sia i contratti a termine. Gli aumenti scattano dal primo ottobre prossimo. Amazon impiega in Italia circa 17mila dipendenti. A fronte di un fatturato di quasi 9 miliardi di euro l’anno (gli utili per paese non vengono resi noti, ndr) nel 2021 ha pagato in tasse 35 milioni di euro.
Lavoro & Precari
Amazon adegua gli stipendi della logistica all’inflazione. Il netto medio sale a circa 1.430 euro al mese
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