Durissimo commento del filosofo Massimo Cacciari, ospite di Otto e mezzo (La7), sul primo anniversario del successo elettorale di Giorgia Meloni e sulle parole autocelebrative diffuse sui social dalla presidente del Consiglio (“Oggi l’Italia è più credibile, più stabile più ascoltata”).
“Le affermazioni della Meloni hanno del paradossale – osserva l’ex sindaco di Venezia, che cede a una risata – Giorgia Meloni sarebbe più ascoltata e più credibile di Draghi in sede internazionale? Mi sembra abbastanza osé affermarlo”.

E aggiunge: “L’Italia sta meglio? Noi siamo arrivati a 2.870 miliardi di debito e stiamo procedendo con un aumento del debito pubblico pari a 10 miliardi all’anno. Come farà il governo Meloni una finanziaria decente lo sa solo lo Spirito Santo. Naturalmente non è tutta colpa del governo, ma l’Italia è in un immobilismo istituzionale e in una crisi economico-finanziaria drastica. Che cosa canta per farsi coraggio la Meloni? – continua – Cantare vittoria è semplicemente ridicolo e patetico. Questo è un paese in cui i risparmi privati sono diminuiti con un impoverimento spaventoso del ceto medio. I dati economici non sono migliorati di una virgola, anzi sono peggiorati. Questa è la realtà, al di là delle chiacchiere”.

Cacciari rincara: “Ma cosa canti vittoria? Dì le cose come stanno. Ma quando verrà il momento in cui questi politici ci racconteranno la realtà e non le loro promesse, i loro sogni, i loro desiderata? Sull’immigrazione, poi, immaginate cosa avrebbero fatto Meloni, Salvini e company con 3mila sbarchi al giorno, se fossero stati all’opposizione – aggiunge – Immaginate che casino avrebbero fatto. Non è certamente colpa loro se non c’è una politica migratoria europea, ma cosa raccontano? I successi del governo Meloni sull’immigrazione? Ma è veramente la mancanza totale del principio di realtà”.
E conclude: “Se non fosse apposta che mentono, falsificano e mistificano, sarebbero delle persone per cui chiamare lo psichiatra, perché mancano completamente del senso di realtà”.

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