Una nuova ondata di Covid nel Regno Unito, il virus che si diffonde tra i controllori dell’aeroporto e decine di voli cancellati, in ritardo o deviati su altre destinazioni: c’è anche il coronavirus tra le ragioni che hanno portato lo scalo londinese di Gatwick – il più trafficato scalo a pista singola del mondo – a imporre, fino a domenica 1° ottobre, un limite giornaliero di 800 decolli e atterraggi. La decisione è stata comunicata dallo stesso aeroporto ed è stata presa in accordo con il servizio di controllo del traffico aereo britannico (Nats). Secondo i dati riportati da Gatwick, il personale della torre di controllo non attualmente disponibile – “per una serie di motivi tecnici, incluso il coronavirus” – ha raggiunto quota 30%.
Come ha specificato Stewart Wingate, direttore esecutivo dell’aeroporto, “è stata una decisione difficile, ma l’azione che abbiamo intrapreso permette alle nostre compagnie aeree di offrire informazioni sui voli affidabili”. Insomma, si tratta una misura necessaria per evitare ai passeggeri di incorrere in cancellazioni dell’ultimo minuto. I disagi saranno comunque inevitabili, dopo che ad agosto erano già stati cancellati duemila voli per un guasto tecnico a livello nazionale nel sistema di controllo aereo. A fare i conti con voli cancellati, in ritardo o dirottati saranno decine di migliaia di persone, mentre la compagnia aerea più colpita sarà EasyJet.