Non solo cinema. Torna a Milano dal 28 settembre al primo ottobre il MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, ospitato per la sua 37esima edizione al Piccolo Teatro Strehler e al Piccolo Teatro Studio Melato. Una rassegna cinematografica nel cuore della metropoli lombarda che con lo slogan #Stay open porta sugli schermi opere di racconto della comunità LQBTQ+ e dà voce a nuovi talenti queer.
“Da 37 anni il MiX porta al suo pubblico la migliore cinematografia LGBTQ+ nazionale e internazionale – afferma la nuova direzione artistica composta da Paolo Armelli, Pierpaolo Astolfi e Priscilla Robledo – “Quest’anno, oltre alla nostra vetrina mondiale di film queer contemporanei, proseguendo il percorso intersezionale e multidisciplinare tracciato prima di noi, porteremo il pubblico anche al di là dello schermo cinematografico, con un programma di iniziative che si apre ad ogni tipo di differenza, conoscenza e contaminazione, creando sinergie e collaborazioni con altre realtà culturali”. 46 i titoli in gara di cui 32 in anteprima italiana per concorrere ai tre classici premi internazionali: lungometraggio, documentario e cortometraggio a cui quest’anno si aggiunge il titolo per miglior Queer Music Video, un premio nato in collaborazione con l’hub creativo Futuro Solido. Grande anticipazione per la pellicola Conann, rivisitazione in chiave queer dell’eroico personaggio fantasy “Conan il Barbar”o del regista di culto Bertrand Mandico e, fuori concorso, Rotting in the Sun, meta-commedia nera diretta e interpretata dal premiato filmmaker Sebastián Silva, con protagonista anche il fenomeno di internet Jordan Firstman, entrambi nei panni di loro stessi.
A inaugurare la rassegna sarà l’anteprima del film Mutt dell’esordiente Vuk Lungulov-Klotz, vera sorpresa dell’ultimo Sundance 2023. La proiezione inaugurale sarà preceduta dalla cerimonia di apertura, condotta da Paolo Camilli, fresco vincitore di un SAG Awards per la sua partecipazione nella serie Hbo “The White Lotus” e prossimo giudice nella terza edizione di Drag Race Italia, e che vedrà il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, e l’intervento dell’attrice Marta Pizzigallo, qui con un monologo dedicato all’anniversario delle rivolte delle donne in Iran, oltre all’esibizione live della rapper Big Mama e alla coreografia firmata da Giorgio Camandona con lə artistə di Italy Bares. A chiudere il festival – domenica 1° ottobre, ore 21.15, Piccolo Teatro Strehler – un’altra proiezione in anteprima italiana, Four Little Adults della regista finlandese Selma Vilhunen. Precede la proiezione la cerimonia di chiusura con l’annuncio di tutti i film vincitori, condotta dall’attivista, influencer e presentatrice radiofonica Florencia Di Stefano-Abichain e dall’attuale vincitrice di Drag Race Italia La Diamond. Durante la serata anche il live dell’artista queer italo-brasiliano Ethan.
Il Concorso Lungometraggi, che vede in tutto tredici film, sarà valutato dalla giuria presieduta dalla regista e sceneggiatrice Roberta Torre, e composta dal costumista, due volte candidato agli Oscar, Massimo Cantini Parrini, dalla Presidente di Fondazione Diversity e scrittrice Francesca Vecchioni, dall’attrice Vittoria Schisano e dalla direttrice artistica del festival di cinema LGBTQ+ di Bilbao Zine Goak Alaitz Arenzana Letamendi. Sette, invece, le opere del Concorso documentari, che saranno valutate sempre da una giuria di qualità presieduta dalla giornalista del Corriere della Sera Elena Tebano, e composta dal regista pakistano naturalizzato italiano Wajahat Abbas Kazmi e dall’attrice franco-iraniana Mina Kavani.
Tanti anche gli eventi, incontri e dibattiti. Sarà possibile vedere l’istallazione di OSO di Dogyorke e Sara Leghissa, esito della residenza artistica Indagine Milano 2023. E al Teatro Studio Melato, sabato 30 settembre alle ore 20.00, debutta Fantastico CrediMiX, spin-off dello spettacolo di varietà con Lorenzo Campagnari, Rovyna Riot e i Boni.
Sette poi i panel, raccolti sotto il titolo Queering the Question – Perché le domande sono più importanti delle risposte, che offrono nuovi spunti di riflessione sulle diverse tematiche LGBTQ+. Venerdì 29 settembre nel panel Siamo Serie moderato da Marina Pierri (scrittrice e narratologa), Denise Santoro e Bex Gunther (autrici di Love Club) con Francesca Scialanca (sceneggiatrice di Prisma) riflettono su quali tipi di narrazioni queer stanno emergendo in Italia e su cosa manca ancora oggi. Sabato 30 settembre l’incontro Sexability vede Nicola Macchione, urologo e divulgatore scientifico, dialogare con Valentina Tomirotti (giornalista e attivista) e Simone Riflesso (attivista) sulla sessualità vissuta da persone con disabilità; in Omofobia Globally, curato da Simone Alliva (giornalista), ci si interroga su come aumentare la sensibilità della popolazione nei confronti della discriminazione ancora presente, sia in Italia che in altri paesi del mondo: partecipano Rahel Sereke (sportello IO immigrazione e omosessualità Milano), Wajahat Abbas Kazmi (regista), Francesco Rizzi (avvocato Rete Lenford), Ronke Oluwadare (psicologa e psicoterapeuta).
Martina Micciché (scienziata politica e divulgatrice) modera Queering the Food, un incontro sulle intersezioni tra queerness e cibo, insieme a Francesca Fariello e Chiara Ratti di Cibo Supersonico (chef vegane), Giacomo Zeni (fondatore di Mica Macho) e Lorenzo Mattiello di Espressy.it; nella tavola rotonda Donna, vita, libertà: l’Iran oggi, si riflette su quello che sta accadendo oggi in Iran, a partire dallo slogan curdo “Donna, vita, libertà” che un anno fa ha dato il via alla rivoluzione delle donne nel paese. Si continua domenica 1° ottobre, con Queering the Fashion, dialogo a più voci sulla moda queer come sfida al binarismo di genere nell’industria del fashion, con la partecipazione di Andrea Vigneri (head of content e digital communication Camera della Moda), Lorenzo Seghezzi (fashion designer) e Cori Amenta (designer); e con Queering the Night Life, moderato da La Fays (drag queen e performer), con la partecipazione di Trysha (Ballroom performer), Fedya Crespolini (imprenditrice), Isabella Borrelli (drag king performer) e Ella Bottom Rouge (burlesque performer), per riflettere su come è cambiata la vita notturna queer post pandemia.
La tessera per entrare al Festival ha un costo di 20 euro e fornisce accesso a tutte le proiezioni.