“Fatti gravi e reiterati, commessi approfittando di vittime deboli e in tenera età con modalità ai limiti della crudeltà”. È così che nell’ordinanza di custodia cautelare del gip del tribunale per i minorenni di Napoli vengono definite le violenze sessuali subìte dalle due cuginette nel Parco Verde di Caivano. “Un clima di paura e violenze che ha devastato la vita delle due giovani vittime costantemente derise e minacciate dalla presenza costante del branco per diversi mesi – ha spiega la procuratrice di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone – vittime alle quali veniva sottratto il cellulare e restituito solo in cambio di rapporti sessuali, rapporti che venivano anche ripresi coi i telefonini”. Episodi di violenza che hanno portato all’arresto di 9 ragazzi (di cui 7 minori e due maggiorenni) definiti nell’ordinanza “privi di scrupoli e dalle personalità inquietanti”. L’ordinanza dell’autorità giudiziaria parla di “totale mancanza di pietà, come la mortificazione imposta alla vittima da parte di uno dei ragazzi, che ha trasmesso in diretta, attraverso una videochiamata, uno dei rapporti sessuali subiti da una delle cuginette, mentre gli spettatori ridevano”. Alcuni dei sette ragazzi minorenni hanno dei precedenti, su un altro giovane grava una richiesta di rinvio a giudizio per lesioni aggravate. Uno dei ragazzi del branco di Caivano aveva già tentato di stuprare una ragazzina nel centro commerciale “Campania” di Marcianise, nel casertano, ma a causa dell’età non fu imputabile. “Per questi ragazzi la punizione sarà esemplare – dice nel corso della conferenza stampa il Procuratore della Repubblica per i minorenni di Napoli Maria de Luzenberger – ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di ragazzi giovanissimi provenienti da ambienti particolarmente disagiati e che oltre alle misure cautelari hanno necessariamente bisogno di un percorso di recupero”.