Le squadre di calcio giovanili della Russia possono tornare a partecipare alle competizione europee. Lo ha deciso l’Uefa nel corso della riunione del Comitato esecutivo tenutasi a Limassol (Cipro), modificando la decisione presa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del regime di Vladimir Putin. L’Uefa ha ribadito la sua condanna della guerra scatenata da Mosc e ha confermato la sospensione di tutte le altre squadre russe (club e nazionali), che secondo le dichiarazioni rimarrà in vigore fino alla fine del conflitto. Allo stesso tempo, però, il Comitato esecutivo ha stabilito che “i bambini non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza“.

La decisione dell’Uefa apre una breccia nella totale chiusura alla Russia decisa nella primavera 2022, che ha comportato l’esclusione della Nazionale di Mosca dalle competizione europee ma anche la non partecipazione dei club russi a Champions, Europa League e Conference. Questa decisione è appunto confermata, mentre le squadre giovanili potranno tornare a confrontarsi con i pari età delle altre nazioni europee. A questo proposito, il Comitato esecutivo ha chiesto all’amministrazione Uefa di proporre una soluzione tecnica che consenta il reinserimento delle squadre russe U17 (sia maschili che femminili) anche dopo che si sono già svolti i sorteggi. Tutte le partite delle squadre russe si giocheranno senza la bandiera nazionale, l’inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo.

La Uefa ricorda in un comunicato che è stato “il primo organismo sportivo a reagire alla guerra in Ucraina e ha intrapreso un’azione decisiva nel febbraio 2022, sospendendo tutte le squadre russe dalle competizioni, rimuovendo eventi programmati in Russia come la finale di Champions League a San Pietroburgo e la Supercoppa a Kazan, e annullando il contratto di sponsorizzazione con Gazprom“. Tuttavia, la Uefa sottolinea: “È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di ragazzi sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale”. Per questi motivi, il Comitato Esecutivo Uefa ha deciso che le squadre russe composte da giocatori minori saranno riammesse alle sue competizioni nel corso di questa stagione

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