Moda e Stile

La donna-aviatrice di Saint Laurent apre la Fashion Week parigina ed è subito oggetto del desiderio

La sensualità, da sempre cifra stilistica di Anthony Vaccarello fin dai suoi esordi come direttore creativo di Saint Laurent nel 2016, questa volta si fa ancora più potente. Ed è la risposta di François-Henri Pinault, o meglio, di Kering, alla donna- strega contemporanea immaginata da Maria Grazia Chiuri per Dior, il brand del gruppo "rivale" LVMH

di Ilaria Mauri e Massimiliano Sortino

Sfila nei giardini di Campo Marte, a pochi metri dalla Torre Eiffel, la nuova collezione Primavera-Estate 24 di Saint Laurent. Stesso posto, stessa ora, come tradizione della Fashion Week parigina, al via martedì 26 settembre. La location è stata allestita per l’occasione con un’installazione interamente in marmo, dove troneggiavano le iniziali del fondatore della Casa di moda francese. La collezione era stata anticipata sui profili social del marchio con un video diretto dal regista Gaspar Noé in cui una sensuale Eva Herzigova scala la Torre Eiffel con indosso un paio di collant e un body trasparente. La sensualità, da sempre cifra stilistica di Anthony Vaccarello fin dai suoi esordi come direttore creativo di Saint Laurent nel 2016, questa volta si fa ancora più potente. Ed è la risposta di François-Henri Pinault, o meglio, di Kering, alla donna- strega contemporanea immaginata da Maria Grazia Chiuri per Dior, il brand del gruppo “rivale” LVMH, di proprietà del multimiliardario Bernard Arnault. Uno scontro tra colossi non solo della moda, ma soprattutto economici, che si combatte ormai da un ventennio sulle passerelle per eccellenza dello stile francese.

Vaccarello non sbaglia un colpo. Rilegge con sapienza e precisione i codici della Maison e li ritualizza. Ad ispirarlo questa volta sono due donne, un’aviatrice e una pilota di corse automobilistiche, Amelia Earhart e Adrienne Bolland che nel secolo scorso hanno rotto gli schemi scegliendo di seguire il loro istinto e non ciò che la società patriarcale aveva deciso per loro. Ed ecco allora che ad aprire la sfilata ci sono proprio le tute tanto amate da Earhart fermate in vita da cinture maschili in cuoio rese ultra-femminili grazie agli accessori: slingback dal tacco vertiginoso, grandi bracciali in oro, orecchini scultura, guanti in nappa e maxi occhiali da sole in tartaruga. Vaccarello fa con la tuta da aviatrice quello che Saint Laurent, il fondatore, ha fatto nel 1966 con lo smoking e la trasforma nel nuovo capo feticcio della casa di moda. Dopo aver reinterpretato l’iconico tuxedo nelle passate collezioni, lo stilista oggi si concentra proprio sulla sahariana rendendola un’arma di seduzione. L’operazione è sistemica: Vaccarello attinge dal guardaroba maschile prendendo a modello l’eleganza perfetta degli aviatori degli anni Trenta del secolo scorso e traducendola in una divisa per la donna contemporanea. Come il cappello a cuffia di pelle, passato alla storia nell’immaginario collettivo con il Piccolo Principe di Saint-Exupery e qui portato con quella nonchalance tipicamente parigina assieme a décolleté dal tacco a scultura.

Il trench, altro capo iconico di Monsieur Yves, nelle sapienti mani di Vaccarello si fa sensuale nella versione over con ampie spalle arrotondate e strizzato in vita da alte cinture. La sahariana invece sceglie proporzioni più allungate rispetto al modello originale creato dal fondatore nel 1967 e diventa un soprabito, uno chemisier e un abito a colonna con profondi tagli sui fianchi. E poi i body trasparenti dalle lunghe maniche ispirati al celebre stile nude look, portato in passerella proprio da Saint Laurent nel 1966, che oggi si indossano con ampi pantaloni cargo dalle grandi tasche. A controbilanciare i capi di ispirazione maschile una serie di vestiti ispirati al glamour degli anni ’80 come le canotte in seta abbinate a gonne a matita in cotone croccante, gli abiti eterei in chiffon drappeggiati sul davanti con grandi balze sul fondo che fluttuano nel vento della sera parigina e i piccoli tubini che scoprono la schiena.

La palette spazia dal bianco al nero con tocchi di marrone, sabbia, verde oliva, aubergine, giallo zafferano, ocra e arancione. Mentre la voce di Catherine Deneuve scandisce i numeri di ogni look, come è consuetudine alle sfilate di alta moda, ad applaudire il lavoro eccelso di Vaccarello, che testimonia collezione dopo collezione di essere il degno successore di Monsieur Saint Laurent, tantissime star come Hailey Bibier, Zoe Kravitz, Carla Bruni, Kate Moss, Demi Moore, Loudes Leon e Austin Butler, testimonial della nuova fragranza maschile del marchio francese. Standing ovation per lui dal pubblico e sui social i pezzi chiave delle collezione sono già oggetto del desiderio.

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