“Già quest’anno, a legislazione vigente, registriamo il 20-30% in più di espulsioni rispetto allo scorso anno. L’espansione della rete dei Cpr è fondamentale: c’è bisogno di strutture di trattenimento, dove finiscono persone che hanno condizioni di pericolosità convalidate dall’autorità giudiziaria. Abbiamo quattro anni di lavoro davanti e confidiamo che i numeri delle espulsioni saranno crescenti“. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del Cdm che ha approvato il nuovo decreto sull’immigrazione, che ha rivendicato “gli accordi con Egitto e Tunisia“. Nonostante, però, il Paese del presidente Kais Saied, anche dopo il primo stanziamento di fondi Ue da 127 milioni di euro, rimane il primo per numero di partenze e non sta attuando il blocco richiesto da Roma e Bruxelles.