Cronaca

Terremoto di magnitudo 4.2 nei Campi Flegrei: “È la scossa più forte da 40 anni”. Avvertita anche a Napoli, paura e gente in strada

Un terremoto di magnitudo 4.2 ha colpito la zona dei Campi Flegrei alle 3.35 di questa notte, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L’epicentro del sisma è stato localizzato nell’area del supervulcano, a una profondità di 3 chilometri: si tratta della scossa più intensa verificatasi in quest’area negli ultimi 40 anni.

La Protezione Civile ha fatto sapere in un tweet che, secondo le prime verifiche effettuate, non sono stati segnalati danni significativi. Tuttavia, sono stati riportati crolli di calcinacci da un edificio situato in via Eurialo a Bagnoli. La scossa di terremoto di questa notte è stata preceduta da una serie di altre scosse sismiche nelle ultime 24 ore, che hanno messo in allarme la popolazione della regione. L’evento sismico ha scatenato la paura tra i residenti di Napoli e dei comuni limitrofi, dove il sisma è stato avvertito distintamente ma segnalazioni sono arrivate anche dalle provincie di Latina, Frosinone, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Foggia, Roma e Potenza. Numerose persone sono scese in strada, alla ricerca di informazioni e rassicurazioni. I social media sono stati il principale mezzo di comunicazione, con i residenti che hanno condiviso le loro esperienze e sensazioni.

LO SCIAME SISMICO – Sono 64 le scosse registrate dall’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell’Ingv, nell’ambito dello sciame sismico che si è verificato questa mattina nell’area dei Campi Flegrei. Gli epicentri sono localizzati nell’area Accademia-Solfatara (Pozzuoli) e nel Golfo di Pozzuoli. Tutto questo, ha spiegato Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio, “si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subito una lieve accelerazione”, vale a dire che “il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando“.

L’ANALISI DELL’OSSERVATORIO – “Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità”, ha spiegato ancora Di Vito. “La dinamica dei Campi Flegrei – ha aggiunto – è costantemente monitorata dalle reti di monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile. I parametri geofisici e geochimici analizzati, sia in pozzo che nelle emissioni idrotermali, indicano il perdurare della dinamica in corso, con sollevamento del suolo, che presenta nell’area di massima deformazione al Rione Terra una velocità media di circa 15 mm/mese dagli inizi del 2023, in lieve incremento negli ultimi giorni, e assenza di variazioni geochimiche significative nell’ultima settimana. Anche l’analisi dei dati di deformazione planimetrica del suolo non mostrano variazioni significative rispetto alla caratteristica forma radiale dall’area centrale di Pozzuoli. Allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità”.

CONTROLLI SU STRADE E FERROVIE – La circolazione dei treni da e per Napoli è stata sospesa temporaneamente nelle prime ore del mattino per consentire le necessarie verifiche sulla rete ferroviaria. Anche la linea metropolitana gestita da Ferrovie dello Stato ha subito una sospensione temporanea. Con la partenza di due Frecciarossa diretti a Venezia, e di un Italo destinazione Milano, la circolazione dell’Alta Velocità è ripresa: i ritardi nelle partenze variano da un minimo di un’ora a un massimo di oltre tre ore. Le reti stradali e autostradali gestite da Anas sono state controllate nelle prime ore del mattino, ma non sono state rilevate anomalie o danni strutturali sulle statali 7 Quater “Domitiana” e 686 “di Quarto”.

SCUOLE CHIUSE A POZZUOLI Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha annunciato la chiusura delle scuole nella sua città per consentire le verifiche sui possibili danni agli edifici scolastici. Nell’ordinanza si legge che “è necessario provvedere, in via precauzionale, ad effettuare dei sopralluoghi da parte del personale tecnico comunale negli istituti scolastici e nel Polo culturale di Palazzo Toledo al fine di accertare la presenza di eventuali danni conseguenti la scossa”.