Otto mesi fa il Policlinico di Tor Vergata, secondo policlinico universitario pubblico della Capitale, ha affidato tre appalti per la sua rete informatica, relativi anche alla tracciabilità e alla gestione in cloud di dati ospedalieri. Sono circa 11 milioni di euro in 4 anni destinati in larga parte a un raggruppamento di imprese guidato dal colosso Engeneering Ingegneria Informatica Spa e in parte minore a un altro, capeggiato da Vodafone Italia.
Sono tre delibere del gennaio 2023, contrassegnate con i numeri 21, 52 e 65. Curiosamente il direttore generale Giuseppe Quintavalle ha assegnato troppe parti in commedia al responsabile dei Servizi informativi del Policlinico, Giuseppe Guarnieri, indicato come proponente e soprattutto come Responsabile unico del procedimento (Rup) e al tempo stesso direttore dell’esecuzione del contratto. Per tutti e tre i contratti. Vuol dire che chi controlla il lavoro delle imprese dà anche il via libera ai pagamenti. In un certo senso se la canta e se la suona.
Non si può fare, così stabiliscono le Linee guida n°3 dell’Autorità anticorruzione (Anac) che dal 2016 disciplinano la figura del Rup, se non per appalti di modesto valore economico e limitata complessità. Al paragrafo 10.2 si legge: “Il direttore dell’esecuzione del contratto è soggetto diverso dal responsabile del procedimento nei seguenti casi: a. prestazioni di importo superiore a 500.000 euro; b. interventi particolarmente complessi sotto il profilo tecnologico”, più altri su cui non ci dilunghiamo. A naso queste condizioni ci sono entrambe. Lo confermano, almeno in linea generale, anche dall’Anac.
Lunedì 25 settembre, ricevuta la segnalazione, abbiamo chiesto informazioni al Policlinico di Tor Vergata. Subito ci hanno risposto che la questione era “già stata evidenziata”. Poi l’impegno: “Oggi o domani saranno pubblicate le rettifiche alle delibere”. Non ne dubitiamo. Dev’essere stato un errore materiale, sfortunatamente ripetuto per ben tre volte otto mesi fa. Chissà come se ne sono accorti proprio adesso, nei giorni in cui la notizia è arrivata al Fatto. A quanto dicono l’hanno scoperto autonomamente perché le delibere, così ci spiegano, “sono state attenzionate dalla Direzione Amministrativa”. Una sorta di controllo di routine. Tutto è bene quel che finisce bene, la legalità sarà prontamente ripristinata.
Riceviamo e pubblichiamo
Gentile Direttore,
la Direzione Strategica della Fondazione PTV interviene, precisando che la Direzione Aziendale nell’ambito di una ricognizione che recentemente ha svolto a campione sulle procedure aziendali PAC, avendo rilevato sulla deliberazione n. 1379/2023 del 21.09.2023 la non corretta attuazione della procedura del ciclo passivo (DDG 1125 del 15.11.22) da parte del Dirigente proponente, aveva richiesto allo stesso Dirigente di procedere a una ricognizione di tutti i provvedimenti esecutivi con contratti in vigore, al fine di procedere alla conseguente rettifica.
Pertanto i tre provvedimenti deliberativi richiamati nell’articolo rientrano nella verifica interna già in corso di espletamento. Occorre precisare che, diversamente da quanto riportato nel testo dell’articolo del Il fatto Quotidiano, il RUP presiede e controlla tutte le fasi di gara mentre rientra nelle funzioni del DEC la verifica della qualità dell’appalto e la conseguente liquidazione dei documenti contabili, ai fini del pagamento, quest’ultimo gestito sempre, per ogni contratto pubblico, dalla Struttura Economico Finanziaria.
Pertanto pur ravvisando nei provvedimenti proposti dal Dirigente Dott. Giuseppe Guarnieri, una errata applicazione della procedura aziendale del ciclo passivo , non può non rilevarsi l’inesattezza riportata nell’articolo rispetto alle funzioni tecniche delle figure di RUP e DEC, tenuto altresì conto della tipologia dei provvedimenti segnalati, che si riferiscono ad adesioni a procedure di gara indette, espletate e aggiudicate da Consip Spa.
Preme comunque precisare che la Fondazione PTV in uno spirito di massima trasparenza del proprio agire e di collaborazione con l’utenza, ha attivato da sempre appositi canali aziendali volti a ricevere segnalazioni che possano contribuire a migliorare e rendere più efficace l’azione amministrativa e, in presenza di eventuali errori, a procedere in autotutela.
Ribadiamo comunque la piena disponibilità della Direzione Amministrativa ad ogni ulteriore confronto.
Il direttore generale
Giuseppe Quintavalle