Probabilmente non avrà l’eleganza innata delle altre Aston Martin. Tuttavia, la nuova Valhalla è destinata a diventare una pietra miliare nella storia del marchio inglese; in primis perché al suo sviluppo partecipano i tecnici della Aston Martin Performance Technologies, che porteranno sulla vettura il know-how maturato in Formula 1 con la AMR23.

Basta osservarla, la Valhalla, per comprendere come le sue forme siano plasmate dal vento e che l’aerodinamica sia stata curata maniacalmente. Non mancano primizie tecniche come le superfici anteriori e posteriori attive o il Drs, che a seconda dei frangenti di guida ottimizza la stabilità o le capacità di penetrazione fluidodinamica. A proposito di carico verticale, a 240 orari la Valhalla genera 600 kg di downforce.

Il powertrain? Ibrido, sviluppato insieme a Mercedes-AMG: si compone di un V8 biturbo di 4 litri e tre motori elettrici, per 1.012 CV di potenza massima totale. Due dei tre elettromotori sono installati sull’asse anteriore (il terzo, invece, è integrato nel cambio) in modo da poter contare sulle quattro ruote motrici per scaricare a terra l’enorme cavalleria, a tutto vantaggio della motricità. La produzione inizierà il prossimo anno e ne saranno costruite 999 unità, venduta ciascuna a un prezzo di 750 mila euro circa.

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