Pulcini di appena un giorno gettati a terra in modo violento, con il rischio di causare fratture ossee. Polli con deformità, come zampe slogate, torsioni innaturali del collo e sospetti attacchi cardiaci: animali incapaci di stare in equilibrio o camminare, forse un segno di botulismo (condizione spesso dovuta al contatto con animali morti) o una conseguenza dell’accrescimento eccessivamente rapido cui sono stati sottoposti. E poi ancora, animali malati scossi in modo violento, fino a causarne la morte, oppure presi a calci e lanciati dal personale. Il tutto in un ambiente sporco e ricco di carcasse in decomposizione. Di questa orribile serie di maltrattamenti sugli animali sono accusati, seppur con qualche differenza, due grandi allevamenti di polli per la produzione di carne, situati nel nord-ovest della Germania, entrambi fornitori di Lidl: uno situato nel comune di Stadtlohn, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, l’altro nel comune di Löningen, in Bassa Sassonia.
A denunciare il maltrattamento sono alcune immagini raccolte dall’organizzazione spagnola Equalia e diffuse da Esseri Animali, frutto di un’indagine realizzata nel 2022 e a settembre 2023. Si tratta della sesta scioccante indagine in Europa collegata al colosso dei supermercati, il che dimostrerebbe – secondo l’associazione animalista – “come le problematiche documentate non sono eccezioni, ma la normalità”. Come ha commentato Brenda Ferretti, responsabile campagne di Essere Animali, “dopo le indagini condotte in cinque Paesi europei le nuove immagini provenienti dagli allevamenti tedeschi sottolineano la sistematicità delle terribili condizioni di vita dei polli nella filiera Lidl”. Secondo Ferretti, “sovraffollamento, rapido accrescimento che è causa di deformazioni e sofferenze, morte precoce, problemi all’apparato locomotorio, carenze igienico-sanitarie, ma anche violenze da parte degli operatori, sono la regola”.
Per il momento Lidl non ha ancora preso una posizione in merito. Al colosso dei supermercati Essere Animali ha chiesto – insieme ad altre venti organizzazioni della coalizione Open Wing Alliance – “un’immediata revisione degli standard di allevamento per i polli per la produzione di carne in tutta la filiera di approvvigionamento di Lidl attraverso l’adesione allo European Chicken Commitment (ECC)”. Questo consentirebbe di migliorare le condizioni di questi animali, eliminando le pratiche più crudeli. L’organizzazione riferisce di aver raccolto già “oltre mezzo milione di firme in tutta Europa per chiedere urgentemente a Lidl” di prendere un impegno sul tema.