a cura di Brenda Ferretti*
Oggi diffondiamo una nuova indagine in due diversi allevamenti di polli per la produzione di carne che riforniscono Lidl, leader della grande distribuzione. Le immagini mostrano pulcini di appena un giorno che vengono gettati a terra in modo violento, con il rischio di causare loro fratture ossee, sporcizia e carcasse in decomposizione. Come nella maggior parte degli allevamenti intensivi, si tratta di polli broiler, selezionati geneticamente per ottenere un tasso di crescita quattro volte superiore a quello naturale per il loro organismo. Molti presentano deformità o hanno una torsione innaturale del collo, altri non riescono a reggersi in piedi o a camminare a causa delle zampe slogate.
Sono presenti inoltre diversi cadaveri in vari stadi di decomposizione, un forte indizio di pratiche di gestione scorrette, che si aggiungono alle modalità in contrasto con le linee guida sul benessere degli animali con cui vengono trattati gli animali malati, scossi dal personale in modo violento fino a causarne la morte. Infine in uno dei due allevamenti si vedono i lavoratori prendere a calci e lanciare i polli, comportamenti denunciati alle autorità tedesche dall’organizzazione spagnola Equalia per presunto maltrattamento di animali.
Questa è la sesta di una serie di scioccanti indagini collegate a Lidl in tutta Europa, che mostrano come le problematiche documentate non siano eccezioni, ma la normalità. Peccato che il colosso dei supermercati non abbia ancora preso una posizione. Per questo, insieme ad altre 20 organizzazioni della coalizione Open Wing Alliance, chiediamo un’immediata revisione degli standard di allevamento per i polli allevati per la produzione di carne in tutta la filiera di approvvigionamento di Lidl attraverso l’adesione allo European Chicken Commitment (ECC). Questo impegno permetterà di migliorare le condizioni di questi animali ed eliminare le pratiche più crudeli.
Abbiamo raccolto oltre mezzo milione di firme in tutta Europa per chiedere urgentemente a Lidl. Il tuo aiuto è fondamentale per fermare la sofferenza dei polli. Chiedi a Lidl di prendere un impegno: firma la petizione contro le crudeltà sui polli.
*Responsabile Campagne di Essere Animali
Foto credit: Equalia/Essere Animali