Segnali Gps disturbati e geolocalizzazione fuori controllo: così gli aerei si “perdono” quando devono atterrare a Tel Aviv. 007 israeliani in azione
Segnali GPS disturbati e gli aerei che devono atterrare a Tel Aviv vengono dirottati sulla Cisgiordania
Segnali GPS disturbati e gli aerei che devono atterrare a Tel Aviv vengono dirottati sulla Cisgiordania. Probabile che di questo strano accadimento, che sembra uscito dalle pagine di un Le Carré o di un Fleming, non ne avremmo mai sentito parlare se non fosse stato per un singolare e improvvisato comunicato del Consiglio regionale di Binyamin in Cisgiordania. In pratica a nome dei residenti dell’insediamento di Hashmonaim, il Consiglio ha chiesto all’Autorità aeroportuale israeliana che diamine stesse succedendo sulle loro teste. Un rumore intollerabile di motore di aereo a bassa altezza aveva infatti invaso la zona per giorni, quando da lì non passava nessuno. “Negli ultimi mesi, lo Stato di Israele ha subito continui disturbi al segnale GPS provenienti da fonti sconosciute, probabilmente esterne ai confini di Stato”, ha risposto Iris Raz, capo della divisione ambientale e ingegneristica dell’IAA.
Insomma, gli aerei che dovevano atterrare alla’aeroporto Ben Gurion hanno dovuto trovare vie alternative e il cerino più corto è rimasto in mano ai già disgraziati insediamenti cisgiordani. Infatti a causa di questo inspiegabile disagio, gli aerei sono costretti a utilizzare rotte che li portano a sorvolare Modi’in Illit, Hashmonaim, Lapid e Kfar HaOranim. Le autorità di spionaggio israeliano stanno quindi indagando. L’ipotesi per loro sarebbe quella di una guerra informatica russa partendo da sedi fisiche in Siria – dove le truppe russe sostengono il regime del presidente Bashar Assad. La Russia ha però negato ufficialmente ogni responsabilità.
Su alcune testate israeliane viene spiegato il sistema dello “spoofing” incriminato: il GPS ricevere dati di posizione errati da un trasmettitore, facendo sembrare al pilota di trovarsi con il velivolo in una posizione diversa a volte anche a parecchie miglia di distanza da quella reale. E poiché il GPS continua a ricevere normalmente informazioni sulla posizione, il pilota non riesce a ricevere immediatamente la segnalazione del malfunzionamento con il rischio di percorrere rotte improbabili.