Nessun giorno di riposo il lunedì e una riunione privata nello spogliatoio la domenica: fuori i dirigenti e i membri dello staff, per evitare fughe di notizie, presenti solo i calciatori e l’allenatore. Così il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha pensato di dare una strigliata alla squadra, la mattina di domenica 24 settembre dopo il brutto pareggio della sera prima contro il Monza. Pareggio che aveva portato i biancocelesti a un totale di appena 4 punti in 5 gare, in una posizione in classifica appena sopra la zona retrocessione, lontanissima da quel secondo posto conquistato la scorsa stagione. Serviva dunque una reazione ed è quello che Sarri ha chiesto ai suoi giocatori nella riunione a porte chiuse. Ma sullo sfondo della sfuriata del tecnico sembra esserci l’insoddisfazione del presidente.
La sera della partita con il Monza, infatti, il patron biancoceleste Claudio Lotito si era fiondato negli spogliatoi al fischio finale dell’arbitro per parlare con i giocatori che nel frattempo erano andati sotto la curva per scusarsi con i tifosi. Secondo quanto ricostruito, al presidente non andrebbe bene il modo di stare in campo e la condizione fisica della squadra. Soprattutto, non avrebbe gradito il mancato ingresso di Castellanos: Lotito continua a dire che il calciatore è forte, che è stato pagato a caro prezzo (15 milioni più 4 di bonus) e che non viene impiegato come dovrebbe. E ancora, il patron biancoceleste avrebbe più volte ripetuto “101 milioni”, ossia la cifra spesa per il mercato estivo, per il momento senza grandi risultati sul campo. Insomma, il presidente è intervenuto sulle scelte tecniche e la gestione della rosa, delegittimando di fatto l’allenatore.
A quel punto Sarri si è sentito direttamente chiamato in causa e ha tentato di dare una scossa alla squadra con la riunione a porte chiuse e la cancellazione del giorno di riposo. Alla sua sfuriata sarebbe poi seguita una nuova irruzione del presidente negli spogliatoi, a conferma del momento turbolento per i biancocelesti. Insomma, Lotito vuole dei risultati e li vuole subito. Nella partita successiva, quella di mercoledì 27 contro il Torino, la Lazio ha vinto per 2-0, ma i prossimi match sono a dir poco ostici: il Milan e l’Atalanta in campionato e in mezzo il Celtic in Champions League. Nel calcio tutti dipendono dai risultati e finché questi sono negativi nessuno ha il posto garantito. A cominciare dall’allenatore.