di Francesco
Benvenuti a Roma!
Per chi viene da fuori, è bene avvisare che in questa città, il servizio del trasporto pubblico è affidato ad Atac, un’azienda che più di una volta in passato ha dato segni di cedimento – sembrava lì lì per essere commissariata, portata in tribunale, dichiarata fallita – ma ogni volta è riuscita a risorgere come l’Araba Fenice.
Come avrà fatto? Francamente, un mistero. Si sono succedute negli anni gestioni una più fallimentare dell’altra, cambi di poltrone alla sede di via Prenestina, è anche possibile che ci siano state operazioni poco pulite, chi lo sa… neppure mi interessa, tanto, non potrei essere certo io ad appurarlo! Però, come utente della strada qualche considerazione la posso fare eccome.
La nuova Amministrazione, sostenuta dal sindaco Gualtieri, ha sbandierato ai quattro venti trasparenza ed efficienza. Nel corso della settimana si svolge la Ryder Cup, evento “mondiale” per vip e appassionati di cui alla maggioranza dei romani non solo non frega niente, ma una certa parte di loro ha dovuto giocoforza rinunciare alla linea B1 che collega piazzale Ionio (Montesacro) a piazza Bologna perché tutti i treni disponibili sono stati “precettati” sulla linea B per permettere a tantissimi stranieri appassionati (i vip nostrani non arrivano certo sul posto in metropolitana) di arrivare al più presto nella zona dell’evento.
Ora, va bene che il parere di uno straniero una volta tornato in patria dopo un meeting che garantisce tanti soldini e prestigio (e rafforza poltrone) conta molto di più degli improperi di un signor Rossi che doveva raggiungere il suo posto di lavoro, ma c’è un limite a tutto. La metro B, normalmente, passa ogni 10 minuti circa con vagoni modello carro bestiame nelle ore di punta. Nei cinque giorni dell’evento la frequenza dei treni passerà a cinque minuti, forse meno. Eh no, sindaco Gualtieri e Presidente Atac, questo significa unicamente farlo apposta! Come quando un giardino abbandonato per anni viene improvvisamente “visitato” dai giardinieri e sistemato prima dell’inaugurazione di qualche statua o monumento.
Se la Ryder Cup si fosse svolta a Ostia avreste riparato in quattro e quattr’otto treni moribondi che costringono da anni i pendolari della Colombo ad arrivare a destinazione chissà quando?
Ancora: si stanno “realizzando” (si fa per dire, è tutto ancora in fase di progetto) nuove linee tranviarie che, a detta del sindaco e dell’assessore ai Trasporti, cambieranno la città in modo radicale. Bene, uno di questi è la tranvia Termini-Vaticano, una linea che userà numerosi tratti di binari già esistenti e dismessi, passerà per via Nazionale dove le vibrazioni dovute alla pavimentazione daranno innumerevoli problemi ai commercianti della via (che infatti già protestano) e soprattutto è un inutile doppione della linea A della metro che in dieci minuti da Termini porta alla fermata Ottaviano: lì dal 1980 scendono tutti per recarsi a san Pietro senza certo lamentarsi dei cinque minuti a piedi da fare appena usciti in superficie.
Si potrebbe anche accennare al nuovo tram da Ponte Mammolo a Cinecittà che soppianterà una delle poche linee di autobus efficienti e puntuali, il 451, oltretutto “doppio” e già molto capiente, e i cui lavori decreteranno lo smantellamento della pista ciclabile (alla faccia di tutti i discorsi pro bici con cui il Comune si riempiva la bocca fino a un po’ di tempo fa), il tutto con il serio pericolo di rivivere tutti i disagi già sperimentati sul tram 8, i cui lavori di ammodernamento iniziati nel 2022 non vedono la fine.
Prosegue quindi a gonfie vele il progetto del Comune di costringere i romani a scappare via e di far sì che in città restino solo vip, ricconi e immigrati… quelli che – venendo spesso da guerre e indigenza – non si lamentano certo di viaggiare come sardine. Grazie Atac!