Su WhatsApp si registra la nuova ondata di truffe, che colpisce prevalentemente i genitori
L’attenzione da dover prestare non è mai troppa specialmente online, dove migliaia di truffatori sono pronti a giocare con i nostri più grandi timori e sentimenti, pur di prelevare del denaro. È sull’applicazione WhatsApp che si registra la nuova ondata di truffe, cominciata pochi mesi fa. A molti utenti arrivavano semplici messaggi con richieste di denaro da parte di sconosciuti bisognosi. Ora le pretese hanno iniziato a coinvolgere la sfera familiare, traendo in inganno numerose persone, specialmente gli anziani.
Tutto nasce con un messaggio che ha un tono preoccupato: “Ciao papà”, esordisce lo scritto, con la speranza di intercettare i genitori, che spesso hanno nel cellulare l’unico strumento per restare in contatto coi propri figli. “Mi è caduto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Per favore, potresti mandarmi qui un WhatsApp?”, prosegue il testo. È proprio questa la trappola alla quale hanno abboccato alcuni familiari allarmati.
Come funziona la truffa
Aprendo il messaggio, si attiva un link che “spalanca le porte” dello smartphone e, di conseguenza, dei propri dati sensibili, i quali finiscono nelle mani degli impostori. Una volta seguito il percorso del link al fantomatico nuovo numero di telefono, il falso figlio avanza – spesso e volentieri – delle ulteriori richieste nei confronti del genitore, come ad esempio quella di pagare una bolletta in sua vece. Soldi che si trasferiscono ad un conto corrente del truffatore.
Gli operatori di Difesa e sicurezza hanno cercato di mettere a loro volta un trabocchetto per far cadere in trappola gli artefici dell’inganno, inserendo – in un link – un IPlogger con l’obiettivo di rintracciarli. Tentativo che non ha dato i frutti sperati.