Numeri che hanno allarmato i vertici della Rai che, a quanto apprende LaPresse, starebbero pensando a interventi editoriali sul programma "Il Mercante in fiera". Interventi che comunque non ci saranno prima di due settimane di programmazione per capire se cambierà qualcosa nella colonnina degli ascolti
A Viale Mazzini c’è un altro problema, non certo di secondo piano, da risolvere: il caso Pino Insegno. Il discusso conduttore, da mesi al centro delle polemiche per la sua storica amicizia con la premier Giorgia Meloni, ha debuttato lunedì 25 settembre alla conduzione de “Il Mercante in Fiera“, in onda in access prime time su Rai2, dalle 19.55 alle 20.30. Le prime quattro puntate hanno ottenuto risultati flop: alla prima aveva ottenuto già un deludente 3,4% di share, meno dei soliti telefilm, numeri in calo nei giorni successivi con il 2% nel secondo appuntamento, un calo all’1,9% di share per la terza puntata e una leggera risalita al 2,3% per la quarta emissione.
Numeri che hanno allarmato i vertici della Rai che, a quanto apprende LaPresse, starebbero pensando a interventi editoriali sul programma “Il Mercante in fiera“. Interventi che comunque non ci saranno prima di due settimane di programmazione per capire se cambierà qualcosa nella colonnina degli ascolti. Insegno, nei mesi scorsi alla conduzione di eventi elettorali di Fratelli d’Italia, con successivi passaggi a Palazzo Chigi, dopo il debutto aveva dichiarato: “Ma quale flop, gli ascolti sono buoni, in linea con la rete, un po’ più alti, la cosa bella è che finiamo il programma al 5% di share quindi il programma è andato in crescendo e ha chiuso in grande crescendo. Quello che dobbiamo fare noi ora è cercare di raddoppiare gli ascolti di quella fascia”, aveva detto all’Adnkronos. “Il pubblico deve scoprire che c’è un programma dopo otto minuti di pubblicità i risultati che abbiamo ottenuto sono già un miracolo. Le somme si potranno tirare dopo almeno due settimane, siamo appena all’inizio, l’obiettivo è quello di andare meglio della fascia che significa fare il 4, il 5 o il 6% di share che vorrebbe dire un successo senza precedenti. A tutti i programmi che nascono bisogna dare il tempo di crescere e di essere scoperti – aveva concluso Insegno – soprattutto un quotidiano. Andrà sempre meglio“.
Il pubblico per ora non ha risposto “presente”, la critica ha stroncato la trasmissione. Aldo Grasso sottolinea che è visto “praticamente dai parenti e dagli amici del conduttore”, ricordando che “nella nuova Rai, Pino Insegno è un predestinato. A cosa non si sa, prima o poi si vedrà. Per ora, nonostante gli affettuosi abbracci con Giorgia Meloni e le visite a Palazzo Chigi, è entrato da una porta di servizio. Gli hanno rifilato un programma che più vecchio non si può”
“A proposito di sentimenti, nonostante i molti e melliflui sorrisi, Pino Insegno non riesce ad avere un rapporto empatico né con il mezzo né con il pubblico. Sarà che il format è vecchio e funziona così così, ma lui pare estraneo, presenta senza entusiasmo, non riesce a nascondere un’aria un po’ rassegnata, nemmeno quando tenta qualche battuta. Forse sono gli esiti di troppa animosità, della voglia di rivalsa. Imbarazzante, poi, la presenza della ‘Gatta nera’”, continua il critico del Corriere della Sera.