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Fedez e la corsa in ospedale, cos’è e come si manifesta l’ulcera anastomatica: “Difficoltà di alimentazione, dolori, raramente ematemesi”

Il Corriere della Sera ha sentito il chirurgo Massimo Falconi che ha operato Fedez per un tumore al pancreas e che ha spiegato come si verificano le ulcere che hanno messo in pericolo il rapper fino all'intervento chirurgico di ieri

Chiara Ferragni di ritorno da Parigi in tutta fretta, Fedez ricoverato in ospedale. Momenti di grande preoccupazione per il rapper che, dopo ore di silenzio, ha parlato sui social di quanto accaduto: “Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato un’emorragia interna. Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio“. I medici, ha spiegato Fedez, gli hanno “letteralmente salvato la vita”. E il Corriere della Sera ha raggiunto Massimo Falconi, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano: è il medico che ha operato Fedez per via di un tumore al pancreas e che ora spiega cosa sia accaduto in queste ore. Falconi ricorda che l’operazione subita dal repper è “stata importante con l’asportazione della maggior parte del duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Pur avendo eliminato diversi organi e visceri, viene ricostruita la continuità fra i vari segmenti dell’apparato digerente. Certamente si può vivere bene, come Federico dimostra da splendido testimonial, ma è anche uno degli interventi più complessi da effettuare e restano comunque delle accortezze che i pazienti devono rispettare”. Dunque l’ulcera anastomatica, ovvero quella di cui è stato operato Fedez, è da considerarsi una conseguenza dell’intevento? “Può capitare, è un evento relativamente raro – risponde Falconi -. Si tratta di un’ulcerazione che si forma in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo “cucito”, suturato”. Si manifesta, spiega Falconi, “con dolore addominale, difficoltà di alimentazione e, raramente, ematemesi (vomitare sangue) oppure melena (sangue digerito nelle feci)”. Corretta alimentazione e indicazioni terapeutiche sono importanti per i pazienti che subiscono interventi delicati, in modo da prevenire questo tipo di ulcera che “spesso può richiedere un ricovero ospedaliero, viene generalmente risolta con terapie farmacologiche oppure con un trattamento endoscopico che ferma il sanguinamento”.