Il numero di migranti “che cercano di raggiungere la Germania è attualmente troppo elevato“. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, alle prese con una crisi di consenso verso il suo governo e il suo partito, la Spd, annuncia una stretta sui controlli ai confini tedeschi. “Stiamo portando avanti misure aggiuntive di sicurezza alle frontiere con l’Austria; abbiamo concordato controlli congiunti con la Svizzera e la Repubblica Ceca sul loro versante” e “abbiamo rafforzato i controlli al confine con la Polonia“. Nella speranza di Scholz, queste misure dovrebbero avere “rapidamente” un impatto sul numero dei rifugiati, ha spiegato nel corso di un’intervista alla Rnd, del gruppo Madsack. La Germania, d’altronde, è da tempo il Paese Ue che accoglie più migranti di tutti, di gran lunga più dell’Italia. E il governo deve tenerne conto per provare ad arginare l’avanzata nei sondaggi dell’ultradestra di AfD. Quest’ultimo annuncio di Scholz, però, ha riaperto nuovamente il fronte con Roma. “È l’ennesima dimostrazione di quanto la sinistra sia ipocrita e imbarazzante“, commentano i capigruppo di Fratelli d’Italia di Camera e Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan.

Berlino quest’anno, fonte Eurostat, ha ricevuto al 31 luglio 182mila richieste di asilo contro le 112mila dell’Italia. Stando alle cifre più aggiornate, fornite dai rispettivi governi, nei primi 8 mesi dell’anno la Germania ha dovuto far forte ad oltre 200mila richieste di asilo, mentre l’Italia da inizio anno ad oggi ha dovuto gestire 133mila arrivi. La differenza è notevole, ma non è una novità. Da tempo la Germania accoglie quasi un terzo di tutti i migranti che arrivano in Europa. E le politiche di asilo tedesche sono ormai uno dei temi caldi del dibattito politico, soprattutto per l’insistenza sul tema da parte delle opposizioni: sia la nuova Cdu meno moderata sia Alternative für Deutschland, che sulle battaglie sui migranti ha costruito il suo consenso. I due partiti attualmente volano nei sondaggi, mentre le forze al governo arretrano.

Spinto dai numeri e dalle esigenze interne, il cancelliere Scholz ha così cambiato linea sui migranti: prima lo stop ai ricollocamenti dall’Italia, ora l’annuncio di maggiori controlli alle frontiere. Nel mezzo lo scontro con Roma è stato esacerbato dal caso dei finanziamenti alle ong, che tanto hanno irritato il governo di Giorgia Meloni, nonostante Berlino sostenga di aver fatto tutto alla luce del sole e di aver comunicato le sue intenzioni già nel novembre scorso. Poi c’è stato lo scontro a Bruxelles sul Patto Ue sui migranti. L’intenzione di Scholz però è chiara: ridurre il numero di migranti in Germania. “Per questo appoggiamo da tempo la protezione delle frontiere esterne dell’Europa”, spiega nell’intervista. Poi aggiunge: “Se la domanda di asilo viene respinta, le persone interessate devono lasciare nuovamente la Germania. Dobbiamo fare in modo che ciò avvenga”. Il cancelliere ha strigliato anche il governo di Varsavia: “Deve garantire che i visti non vengano venduti e che i rifugiati non vengano fatti passare in Germania. Per questo abbiamo rafforzato i controlli al confine con la Polonia”.

Da Fratelli d’Italia arrivano nuovi attacchi: “Oggi il cancelliere tedesco Scholz ha annunciato che la Germania rafforzerà i controlli ai propri confini per fermare il flusso di migranti illegali che arrivano da Polonia, Austria, e Repubblica Ceca. Si tratta dello stesso cancelliere, alla guida di una maggioranza socialista e di estrema sinistra, che si vanta di finanziare le Ong per trasportare migranti in Italia”, accusano Foti e Malan. A loro dire, l’atteggiamento del governo tedesco “attesta quanto la linea politica portata avanti dal presidente Meloni sia quella giusta: bloccare le partenze e coinvolgere i partner europei e internazionali per varare un Piano Mattei che porti sviluppo in Africa“. “Soltanto così è possibile contrastare efficacemente i trafficanti di uomini responsabili delle tragedie nel mar Mediterraneo”, concludono i due capigruppo di Fratelli d’Italia.

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