“Le critiche fanno male, tanto male, ci soffro. Sto male perché le critiche non sono logiche, non sono mirate. Inizi un programma e sembra che aspettino che vada male”, queste le parole pronunciate da Pino Insegno a “BellaMà“, titolo del pomeriggio di Rai2 condotto da Pierluigi Diaco. Il riferimento è alla partenza flop de “Il Mercante in Fiera“, con alcune puntate sotto il 2% di share, risultati che stanno costringendo l’azienda a valutazioni di natura editoriale, interventi previsti dopo due settimane di messa in onda.
“Invece di ragionare e dire il game mi piace, lui è pimpante oppure non va bene per questo o crescerà… Rai2 – dice Insegno – è una rete che deve essere scoperta in certi orari. È stata una scommessa la mia, quella di accettare quello slot, che crescerà e arriverà dove deve arrivare. Un giornalista vero dovrebbe dire: il programma parte dallo 0,8%, allora che arrivi al 3% o al 4% è una fatica importante“, il conduttore colpisce i giornalisti che si occupano di televisione.
Insegno sarebbe nel mirino, a suo dire, per le sue posizioni politiche e per la storica amicizia con la Premier Giorgia Meloni: “Invece c’è quasi l’attesa di dire: Hai visto? Sei raccomandato! Ma sono 43 anni che faccio questo mestiere!”, ha continuato il presentatore che aveva condotto eventi elettorali di Fratelli d’Italia e in quattro occasioni era stato ricevuto a Palazzo Chigi.
“Il Mercante in Fiera” va in onda dal lunedì al venerdì, dalle 19.55 alle 20.30. Una fascia certamente complicata, dove però i telefilm a costo zero ottenevano ascolti migliori: “Per una scelta che io ho operato in campo politico e sociale invece che considerare me per quello che sono, per i successi, vanno a criticare qualcosa che non conoscono di me. Ci soffro moltissimo. Io mi ricarico uscendo, vado a prendere un caffè, il sorriso del barista o di qualcuno che ti offre il caffè, creo sempre un mondo intorno a me, un microcosmo che mi ridà la forza di ricominciare“, ha concluso Insegno.