Gli audio hanno cominciato a circolare nelle chat a inizio febbraio. Una voce femminile raccontava di una notte intima trascorsa con l’allora calciatore della Roma Nicolò Zaniolo: l’incontro in un hotel e poi il rapporto avuto in un parco a Talenti sui “salta salta“, termine con cui a Roma vengono comunemente chiamati i tappeti elastici per bambini. A distanza di quasi 7 mesi, la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati un ragazzo di 20 anni: è accusato di revenge porn, per avere inoltrato quegli audio ad alcune persone esterne alla chat dove li aveva originariamente diffusi la ragazza. Il procedimento è nato dalla denuncia della ragazza stessa, che sostiene di non avere mai autorizzato la circolazione sul web del suo racconto.
La notizia è anticipata oggi dal Corriere della Sera: gli audio, quattro in tutto, sarebbero stati inoltrati in un primo momento dalla stessa ragazza in una chat di amici la mattina dopo il presunto incontro col giocatore. Nella chat c’è il giovane ora indagato che secondo l’accusa avrebbe poi a sua volta inoltrato le registrazioni ad altre persone. Il suo legale difensore, l’avvocato Leonardo D’Erasmo, al quotidiano replica: “L’imputazione è sbagliata, perché è la ragazza ad annunciare di volerlo inviare a terzi”. Secondo il Corriere, il primo vocale inviato su Whatsapp comincia così: “Buon giorno, questo audio lo manderò a qualche persona, sono andata a dormire alle sette…”.
Il racconto della notte intima poi prosegue e nel giro di pochi giorni diventa virale sul web. Zaniolo, nel frattempo ceduto dalla Roma al Galatasaray, non ha mai commentato la vicenda. Ora il calciatore ha cominciato la sua avventura in Premier League all’Aston Villa. È per il momento completamente estraneo all’indagine in corso.