Delle inspiegabili polemiche non se ne cura. E sembra aver ritrovato la forma migliore, nonostante l’influenza con cui era sbarcato in Cina: Jannik Sinner a Pechino è uno schiacciasassi. Agli ottavi concede al giapponese Yoshihito Nishioka giusto due game, a inizio partita. Poi dilaga e domina, senza ammettere repliche: finisce con un netto 6-2, 6-0. Così il n.1 azzurro si presenta ai quarti dell’Atp 500 dove affronterà il bulgaro Grigor Dimitrov, che ha battuto in due set l’altra stella nascente del tennis mondiale, Holger Rune. L’ennesima lezione a chi critica i tennisti italiani pensando che vincere sia la normalità.

Salito di condizione, Sinner ha offerto una prestazione solida e costante dal punto di vista delle percentuali e della qualità complessiva del tennis messo in campo. Dovrà ripetersi contro Dimitrov per arrivare a giocarsi la semifinale, probabilmente contro Carlos Alcaraz. Lo spagnolo n.2 del mondo a sua volta viene da un match dominato contro Lorenzo Musetti: si è imposto in due set con il punteggio di 6-2, 6-2 in 1 ora e 21 minuti di gioco. Nei quarti di finale affronterà il norvegese Casper Ruud, numero 7 del tabellone di Pechino, che sulla carta è un Atp 500 ma viste le presenze pare un Masters 1000.

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