Le fiamme hanno improvvisamente avvolto un intero piano della discoteca. Poco dopo, è venuto giù anche il soffitto. Così all’alba di domenica almeno 13 persone sono morte a causa di un incendio che ha coinvolto più di un locale notturno a Murcia, nel sud della Spagna. Continua il lavoro dei vigili del fuoco: i pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme alle 8 del mattino, ma ora le operazioni di soccorso sono molto delicate: i locali sono stati danneggiati strutturalmente per cui c’è il serio rischio di crolli. Secondo un portavoce della polizia, ci sono ancora 15 persone che risultano disperse. I soccorritori sperano che alcuni di loro siano comunque riusciti a lasciare la discoteca o che facciano parte di coloro che sono stati ricoverati in ospedale.
In totale sono tre le discoteche distrutte dal fuoco. Il rogo infatti non è partito dal Teatre, come inizialmente sembrava, ma da un locale adiacente: La Fonda. Da lì le fiamme si sono propagate alle due discoteche confinanti. Tutte le vittime però stavano ballando a La Fonda, come confermato dalla polizia: nella discoteca era in corso una festa di compleanno. Altre quattro persone sono rimaste intossicate per le inalazione di fumo sono due donne di 22 e 25 anni e due uomini di 41 e 45 anni.
L’incendio è scoppiato intorno alle 6 del mattino. I soccorritori hanno prima dovuto spegnere le fiamme e poi addentrarsi tra le macerie della discoteca alla ricerca dei dispersi. Nel frattempo sul posto sono arrivate anche le unità specializzate nelle indagini antincendio del Comando di Polizia di Murcia, insieme alla sezione omicidi: l’obiettivo è determinare l’origine del rogo e la prima ipotesi è che la causa possa essere un cortocircuito. Il quotidiano La Opinión de Murcia scrive che le fiamme hanno avvolto rapidamente il piano terra della discoteca e poi hanno provocato il crollo del tetto. C’è anche un precedente che risale al giugno 2009: all’allora il rogo colpì effettivamente il locale Teatre e fu causato da alcuni cavi della facciata che presero fuoco, costringendo l’evacuazione di tutti i presenti.
Intanto il sindaco di Murcia, José Ballesta, ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. A nome del governo è intervenuta la vicepresidente Yolanda Diaz: “Seguiamo con preoccupazione la notizia della tragedia di Murcia. Il mio affetto a tutte le persone colpite e le mie condoglianze alle loro famiglie”, ha scritto su X.