“Dio bono, si fa fatica anche a morire. Non ce la faccio“: questo il tweet con cui Vittorio Feltri aveva messo in allarme i suoi follower (e non solo). Ora, al Corriere della Sera, il direttore di Libero spiega: “Ma io scrivo in italiano, cos’è che non si capisce?”. E già con questa risposta, se uno fosse stato in apprensione, si tranquillizza visto il tenore da “solito” Feltri: “È una costatazione che faccio da quando sono al mondo. A volte si fa fatica anche a morire. Ma io voglio tutt’altro. Io rinuncio a morire. Mi sembra chiaro. Col c… che voglio andare all’altro mondo“. Poco dopo il direttore spiega di essere stato sottoposto a “un piccolo intervento chirurgico. In sè nulla di grave, ma la ripresa è un calvario per chi come me ha 80 anni. Ho perso le forze, devo recuperare le energie e i tempi di recupero sono lenti. Ma io mica mollo”. Feltri racconta di “non essere ancora in condizione di andare al giornale” ma di “scrivere tutti i giorni” e che l’intervento (eseguito da Giulia Veronesi) è stato per via di un “un versamento polmonare. Nella zona del polmone sinistro mi è rimasto un grumo che mi procurava qualche problema”. Insomma, a 80 anni alla morte “ci pensi eccome. Ma in me, anche o soprattutto di fronte alle malattie, scatta un senso di rivalsa. Una voglia di stare bene, fosse anche per una sola settimana in più, che mi rimette in pista”.
Attualità
Vittorio Feltri: “Io rinuncio a morire… Col c**** che voglio andare all’altro mondo. Ho fatto un intervento ma io mica mollo”
Così il direttore di Libero al Corriere della Sera dopo un tweet che aveva fatto preoccupare i suoi follower: "Dio bono, si fa fatica anche a morire. Non ce la faccio"
![Vittorio Feltri: “Io rinuncio a morire… Col c**** che voglio andare all’altro mondo. Ho fatto un intervento ma io mica mollo”](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2023/06/24/Progetto-senza-titolo-61-1200x630.png)