Migranti: Meloni attacca i giudici, ma devono fare quello che vuole il governo? Segui la diretta con Peter Gomez e Diego Pretini.
I nostri video - 2 Ottobre 2023
Migranti: Meloni attacca i giudici, ma devono fare quello che vuole il governo? Segui la diretta con Peter Gomez
La Playlist I nostri video
- 21:15 - Palermo: truffa a Inps con falsi invalidi, cinque condanne
Palermo, 27 nov. (Adnkronos) - La terza sezione del tribunale di Palermo ha condannato a otto anni Antonino Randazzo, 61 anni, con l'accusa di avere truffato l'Inps, che per anni avrebbe pagato pensioni a falsi invalidi le cui pratiche erano state inventate e combinate da lui. Pene più basse per gli altri quattro condannati: un anno e sei mesi per Grazia Nolfo e 4 mesi ciascuno per Filippo Accardo, Angela Saitta e Giuseppe Sapienza.
- 20:40 - Calcio: Del Piero e la presidenza Figc, 'disponibile a parlarne ma con spirito di squadra'
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - "Candidatura alla presidenza della Figc? La situazione è molto semplice, io non mi sono alzato la mattina ed ho deciso di candidarmi, anche perché bisogna essere candidato da qualcuno. Nessuna delle componenti al momento mi ha chiesto di ricoprire questo ruolo, se non ti invitano non puoi presentarti da solo. A me piace ascoltare, parlare, informarmi, da uomo di calcio mi informo di tutto e seguo tutto. E' ovvio che una situazione del genere eventualmente deve essere presa con uno spirito di squadra diverso. Io sono stato accostato ad una frangia rispetto ad un'altra, io non sono quel tipo di persona". Lo ha detto Alessandro Del Piero, ex calciatore della Juventus, in diretta dagli studi di Sky Sport, in merito alla sua possibile candidatura per le prossime elezioni alla presidenza della Figc.
"L'esperienza con il mister (Capello ndr.) ci ha visto vincenti e la squadra è fondamentale. Non è che un omo o una donna cambiano le dinamiche, deve esserci una squadra e lo spirito di squadra per arrivare dove si vuole arrivare. Per la nazionale tutti abbiamo dato l'anima, io ho anche vinto un Mondiale, non voglio mettermi a far casino. Da qui a dire che è no, non è vero. Bisogna sedersi al un tavolo e vedere e capire certe dinamiche, ad oggi non c'è nulla di concreto. Al momento mi aspetto di essere presidente di questo tavolo. Nessuna delle componenti neanche l'Aic mi ha chiesto nulla", ha aggiunto Del Piero. Poi nel finale siparietto con il tecnico della Roma Claudio Ranieri sul tema: "tu qualsiasi cosa faccia la farai bene, sei un ragazzo troppo intelligente", ha detto Ranieri.
- 20:33 - Dl fiscale: doppio inciampo governo su canone Rai e sanità, ira Meloni 'così ci facciamo male'/Adnkronos
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - Un pasticcio. Che poteva essere evitato. A Giorgia Meloni, raccontano, non sarebbe affatto andato giù il doppio passo falso della sua maggioranza al Senato con il governo battuto una prima volta in commissione Bilancio sul canone Rai (Forza Italia ha votato con l'opposizione contro la riduzione del contributo per la tv pubblica da 90 a 70 euro fortemente voluto da Matteo Salvini) e una seconda volta, sempre a palazzo Madama, su un emendamento sulla sanità calabrese firmato dal senatore azzurro Claudio Lotito, evidente fallo di reazione della Lega. Un inciampo che "non giova a nessuno", filtra da Palazzo Chigi a stretto giro dal primo incidente di giornata.
La premier, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe rimasta molto infastidita da quanto accaduto, per aver dato l'immagine di superficialità e litigiosità a pochi giorni dal vertice di domenica scorso, dove avrebbe chiesto e strappato ai suoi alleati la promessa di evitare polemiche e forzature su temi divisivi. Da qui la freddezza nei confronti di Antonio Tajani, percepita stamane al Med Dialogues (rapida stretta di mano, ndr) -"se abbiamo trovato l'accordo per un cessate il fuoco in Libano possiamo farlo pure sul canone Rai", ha tagliato corto la premier con i cronisti, derubricando le frizioni "in schermaglie", nulla di "particolarmente serio". Ora bisogna andare avanti e lasciarsi tutto alle spalle in fretta, concentrarsi sui prossimi impegni, la linea che filtra infatti da Palazzo Chigi. Dove, assicurano, non figurano in agenda nuovi vertici di maggioranza: "lasciar decantare e guardare avanti, il presidente tira dritto", confermano fonti parlamentari vicine a Meloni.
Sul canone Rai ci sarebbe stato un combinato disposto di fattori, che avrebbero portato all'incidente, esponendo di nuovo il centrodestra all'ennesimo scivolone. Nella coalizione, insomma, si respira un clima di tutti contro tutti. C'è chi se la prende con il sottosegretario al Mef Lucia Albano, che forse avrebbe potuto fare di più per evitare il patatrac finale; chi invece accusa i leghisti di aver fatto una forzatura, violando il 'patto di non belligeranza' firmato chez Giorgia e chi, infine, se la prende con gli azzurri, che avrebbe potuto lasciare l'Aula o comunque scongiurare il patatrac.
Raccontano che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, abbia mediato fino alla fine. Tante le soluzioni che ha provato a mettere in campo, andando oltre l'invito ad accordarsi tra alleati. Ma nessuna ipotesi, durante i vertici di maggioranza a Palazzo Madama, ha portato a superare l'impasse. Da ultimo, questa mattina, l'influenza ha tenuto lontano dalla Commissione Bilancio lo stesso Ciriani, mettendolo fuori gioco per un tentativo di conciliazione in extremis.
Antonio Tajani dice chiaramente che la "posizione di Fi non è mai cambiata": ''L'abbiamo detto sin dall'inizio che era sbagliato spendere 430 milioni euro per una partita di giro. Invece di tagliare il canone Rai che costa 50 centesimi al cittadino italiano, con quei 430 milioni di euro facciamo un'operazione per tagliare sul serio le tasse". Il ministro degli Esteri immaginava di ''metterli in un pacchetto dell'Irpef aggiungendoli a quelli del concordato fiscale o si poteva usarli per la sanità''.
Dietro il 'no' del partito forzista al 'taglio', chiarisce ancora una volta il vicepremier, non c'è la famiglia Berlusconi, nè Piersilvio, nè Marina. ''Sono grande e grosso, ho 70 anni, ma vi pare che prendo ordini da qualcuno?'', si sfoga il segretario nazionale di Fi, che aggiunge: ''Tanto, è inutile che vi dico delle cose, tanto scrivete sempre quello che volete... Così sulle banche, ora sul canone Rai: ogni cosa che facciamo, la facciamo perché c'è qualcuno che ci dice cosa dobbiamo fare...".
A chi dentro Fdi manifesta irritazione, Fi fa sapere di non aver certo forzato la mano. Abbiamo sempre detto 'no' al taglio del canone Rai, non lo si scopre adesso, fa sapere un big forzista a mezza bocca, che ricorda come all'ultimo vertice i leader centrodestra avevano detto che su temi divisivi, come la Rai, bisognava evitare di alimentare tensioni. "La sforbiciata al canone andava evitata lo scorso anno, quando è stata introdotta -spiega una fonte di Fdi- ormai è deleterio tornare indietro, per questo abbiamo deciso di votare a favore". I Fratelli d'Italia rimarcano inoltre di aver tenuto fede anche all'impegno sull'altro emendamento, sulla sanità calabrese, poi affossato dai leghisti che hanno così mandato di nuovo sotto il governo. Una 'risposta' che i meloniani non avrebbero gradito, men che meno la presidente del Consiglio. Salvini dice di ''non aver sentito Tajani (''avrà da fare, anche io ho da fare" ma "ci messaggiamo") e tira in ballo Silvio Berlusconi: ''Ricordo che Berlusconi riteneva che il canone fosse una tassa, una gabella" ma "non da cancellare".
- 20:20 - Disabili: Conte, 'in manovra briciole, battaglia M5S per pari opportunità'
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - "Troppe persone si sentono dimenticate ed emarginate. Troppe persone si ritrovano sempre più in difficoltà, nell’indifferenza generale. Oggi con la senatrice Elisa Pirro abbiamo incontrato le associazioni che si battono per i diritti delle persone affette da sordocecità. Chiedono risposte: le protesi acustiche costano il 30% in più rispetto alla media europea; bisogna uniformare i livelli di assistenza a livello territoriale e per i meno abbienti; la classificazione della sordo-cecità andrebbe effettivamente considerata come un’unica disabilità; la legislazione va adeguata". Così su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
"In manovra sulla disabilità ci sono briciole e il Governo taglia i servizi e definanzia la sanità. Fra le nostre proposte principali ci sono 600 milioni in più sul fondo per chi non è autosufficiente e una proposta di legge per tutelare i caregiver che sacrificano la propria vita per assistere i propri cari giorno e notte. “Le persone con disabilità non chiedono favori, ma pari opportunità” ci hanno detto oggi. Per questo ci battiamo", conclude Conte.
- 19:30 - E.Romagna: presto incontro Meloni-De Pascale, piena disponibilità
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - Si vedranno presto, nelle prossime settimane, il neo governatore dell'Emilia Romagna Michele de Pascale e la premier Giorgia Meloni. Tra i due, confermano fonti di P.Chigi, una telefonata cordiale e la piena disponibilità a cooperare per il futuro della Regione.
- 18:56 - Ue: Malan, 'orgoglioso di Fitto, farà ottimo lavoro in Europa'
Roma, 27 nov. (Adnkronos) - "È con grande orgoglio che rivolgo sincere congratulazioni a nome mio e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia in Senato a Raffaele Fitto, nuovo vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Fitto ha svolto con grande impegno e dedizione il ruolo di ministro degli Affari europei del governo Meloni, garantendo grandi risultati e assicurando all’Italia una gestione efficiente dei fondi del Pnrr. A lui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, certo che svolgerà la sua nuova posizione con determinazione e senso di responsabilità. La sua nomina è il frutto del grande operato di Giorgia Meloni a Bruxelles. Siamo di fronte a un capolavoro diplomatico e politico di un governo che in due anni è riuscito a rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo". Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.
- 18:50 - Medicina: Toccalini, 'ok a ddl per stop a test ingresso, battaglia storica Lega'
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - "Con l’ok del Senato al Ddl per lo stop al test d’ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si vince una battaglia storica della Lega. Una riforma dell’accesso a queste facoltà che vedrà abolito un questionario di dubbia utilità che ha fatto molto parlare di sé nel corso degli anni per le modalità di selezione dei futuri studenti. Ora a vincere sarà la meritocrazia: dopo il primo semestre saranno gli esiti degli esami a selezionare i migliori. Una risposta concreta per i nostri giovani che non si vedranno più precludere il futuro per una banalità". Così il deputato della Lega Luca Toccalini, responsabile del dipartimento Giovani del Carroccio.