Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi è arrivato a Ventimiglia per incontrare il sindaco in Comune insieme al Prefetto di Imperia. Fischiato, ha preferito evitare la visita del quartiere delle Gianchette, dove trovano riparo i richiedenti asilo respinti dalla Francia, e schivare le domande dei giornalisti. A contestare il ministro un eterogeneo gruppo composto da volontari e attivisti, ma anche abitanti del comune di frontiera che dichiarano di sostenere l’attuale sindaco leghista, ma essere contrari all’apertura di un Cpr. “Per motivi diversi e per certi versi opposti – ci spiega alla Caritas l’operatore umanitario Jacopo Colomba – a Ventimiglia nessuno sembra volere un Cpr, che sarebbe eticamente discutibile oltre che inutile, perché la maggior parte delle persone in transito non sono espellibili”.

“Il va gestito in maniera multidirezionale – ha dichiarato poco dopo Piantedosi a Imperia – Il governo intende proporre al contesto territoriale una struttura nel comune di Ventimiglia che sia di sollievo a questi stazionamenti: una o più, una già l’abbiamo più o meno individuata (ex Ferrotel, ndr), adesso poi vedremo i tempi di realizzazione per evitare che le persone vivano nel degrado in mezzo alla strada, questo a beneficio sia dei cittadini di Ventimiglia che nell’interesse delle persone”. Se tutti, a partire dal sindaco Flavio Di Muro, si attendevano dalla visita del ministro l’annuncio dell’apertura di un Cpr, per ora quello che sembra profilarsi è la riapertura di un centro di transito, chiamato diversamente ma destinato alle persone in transito, in un ex-hotel davanti alla stazione di Ventimiglia.

“Destineremo a questa struttura innanzitutto i soggetti più vulnerabili – ha dichiarato Piantedosi – i soggetti che quindi possano trovare un tetto sulla testa, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione invernale”. Resta ora da capire con che tempi queste dichiarazioni troveranno una reale applicazione, mentre riguardo al Cpr viene confermata l’intenzione di aprire una struttura in Liguria “in provincia di Imperia, ma non a Ventimiglia”. Considerando che nessun comune sembra intenzionato ad accettare di buon grado questa soluzione, la strada si prospetta in salita e non priva di polemiche.

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