Gli artisti hanno partecipato all'evento di domenica 1 ottobre a Milano del “Guru ignorante”, questo il significato del suo nome, considerato uno tra i maggiori punti di riferimento sui social (oltre 11 milioni di follower)
Sono state circa 5000 le persone che domenica 1 ottobre si sono date appuntamento all’Allianz Cloud Arena di Milano per incontrare Sadhguru, uno dei punti di riferimento per quanto riguarda il pensiero mistico indiano. Un talk e una meditazione collettiva della durata di 5 ore per un sold out generale con prezzi che partivano da un minimo di 10 euro per i posti più lontani fino a 900 euro per le prime file, ad un passo dal maestro. Un “Guru ignorante”, questo il significato del suo nome, considerato uno tra i maggiori punti di riferimento sui social (oltre 11 milioni di follower) e tra i guru indiani contemporanei più seguiti soprattutto in Occidente.
Non è un caso infatti che molte star di Hollywood abbiano deciso di avvicinarsi a lui, da Will Smith a Matthew McCouneghey la lista è davvero lunga. Anche il mondo della musica italiana sembrerebbe aver strizzato l’occhio al mondo di Sadhguru. Proprio lui infatti ha incontrato al Moysa di Milano (il più grande hub musicale in Italia fondato da Shablo e Fabrizio Ferraguzzo) alcuni tra i nomi di spicco del panorama attuale per parlare di “creatività e meditazione”. Seduti nelle prime file per un incontro a porte chiuse presenti Alessandra Amoroso, Irama e Rkomi, Ghali, Mace, Roshelle, Venerus e Joan Thiele. Assenti giustificate per motivi lavorativi Elisa e Levante.
La prima domanda è pronta quindi per essere indirizzata al Guru: “Qual è il senso della vita?”. E lui, che ha le idee chiare a riguardo, ne ribalta il significato: “A che serve, anzi a chi serve chiedersi qual è il significato della vita? Qual è il significato del sole che sorge, di un fiore che sboccia, del sorriso sul viso di un bambino? È solo la mente umana che deve trovare un senso per fuggire alla follia”. Il discorso quindi può proseguire con un’altra domanda tra la curiosità generale dei cantanti: “Okay, se non si trova un senso, almeno come si arriva alla felicità?”. La risposta per Sadhguru è semplice ed è dentro ognuno di noi: “Tutti abbiamo gli stessi bisogni, come mangiare e dormire, ma i nostri desideri sono diversi. Come trovare la felicità? Perché devi trovare la felicità? Quando eri bambino eri felice, poi cos’è successo? Il problema è la capacità cerebrale che la maggioranza degli esseri umani non sa gestire”. Una volta terminato l’incontro, come riportato da Vanity Fair, gli artisti sarebbero sembrati un po’ confusi da alcune risposte ricevute. “Le sette fasi non sono molto chiare, non le ha spiegate. Se il verde ha tante sfumature, come dice lui, come si fa a dire che Dio non esiste? Anche le religioni hanno tante sfumature”, sbotta Ghali.
Poi è il turno di Rkomi: “Mi ha colpito la spietatezza con cui tratta il tema della religione. Le persone importanti spesso hanno paura di essere così nette. Lui, invece, zero problem”. Prima di salutare i presenti con le mani giunte e dare loro l’appuntamento ad uno dei suoi ritiri di ben 32 ore, Sadhguru ha qualche rimprovero da fare ad alcuni artisti. “Perché è difficile creare intimità con le persone?”, ha chiesto Rochelle. La risposta non è di certo tardata ad arrivare: “Hai compreso male la parola intimità: significa qualcosa di interno, se si crea solo fisicamente non è intimità”. E ancora Ghali che, parlando alla pluralità, chiede: “Ci sentiamo grati e lontani dall’ego solo “a volte”.
Come facciamo a farlo sempre?”. La replica del Guru è una stoccata: “Ma stai parlando per te o per gli altri? Ciò che è vero per te, lo è solo per te. C’è una differenza tra il tuo processo psicologico e il tuo processo esistenziale, ma ora si sono confusi. C’è comunque un modo per creare una distanza”. E ancora: “Non voglio offendere nessuno, ma non c’è nulla che tu possa fare che sia assolutamente originale: stiamo solo imitando la creazione. In quanto artista, non puoi far succedere nulla di nuovo, puoi fare delle manipolazioni intelligenti e mostrarle alle persone. Un artista vede un po’ di più degli altri”. Che questa sia solo un’anticipazione di ciò che potremo vedere al Festival di Sanremo il prossimo anno? Per rispondere in pieno stile Sadhguru: “Quello che succede nel mondo è frutto di quello che accade dentro di noi, per cui siamo tutti invitati a ‘prendere il controllo’ del corpo, della mente, delle emozioni e delle energie, e vivere una vita gioiosa e appagante”.