Abbiamo incontrato il conduttore per la presentazione della 66esima edizione dello “Zecchino d'oro”, il festival dei bambini accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna. Quattordici inediti già disponibili in digitale, mentre su Rai Uno l'appuntamento è l'1, 2 e 3 dicembre, con due speciali natalizi il 24 e 25 dicembre
Il conduttore e direttore artistico dello “Zecchino d’oro”, Carlo Conti, ha svelato alcune novità sulla 66esima edizione del festival dei bambini. Il claim di quest’anno è “La musica può”, ossia di come i bambini con la musica riescono a prendersi cura degli adulti. L’appuntamento è su Rai Uno l’1 (dalle ore 17:05), il 2 (dalle 17) e il gran finale del 3 dicembre dalle ore 17:20, fino a prima del Tg1 delle 20. Se Carlo Conti sarà il protagonista dello show conclusivo, ancora top secret il nome o i nomi di chi presterà il volto per gli altri due appuntamenti: “Ci stiamo pensando, dobbiamo ancora decidere”, spiega a FqMagazine Conti. Di sicuro ci saranno due speciali natalizi il 24 dicembre (alle ore 17:20) e la mattina del 25 alle 9:45. Inoltre Carolina Benvenga, volto di Rai Kids, sarà impegnata in un progetto legato allo “Zecchino d’oro” crossmediale tra teatro, cinema e tv, che sarà svelato prossimamente. La community di Zecchino d’Oro, infine, si allarga e arriva il canale ufficiale TikTok con protagonisti Nunù e due nuovi creator, Mìmi e Nartico.
E poi ci sono soprattutto i quattordici inediti protagonisti di tutti e tre gli appuntamenti dello “Zecchino d’oro”, già disponibili in digitale. Ad interpretare i brani in gara, anche quest’anno dal vivo, 17 piccoli cantanti accompagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni. I bambini, di età compresa tra i 5 e i 10 anni, provengono da 10 diverse regioni e per la prima volta nella storia dello Zecchino d’Oro c’è in rappresentanza anche la Valle D’Aosta e 3 Paesi esteri (Grecia, Bulgaria e Albania).
“Abbiamo ascoltato oltre 580 canzoni – ha raccontato Conti – e altrettanti autori hanno scritto per i piccoli cantanti da Loredana Bertè a Max Gazzè, passando per Paolo Vallesi e Lorenzo Baglioni”. E poi il ricordo dell’inizio di questa avventura: “Quando finii il mio terzo Sanremo dissi che non avrei fatto il quarto e il quinto per dedicarmi allo Zecchino d’oro molti pensarono fosse una boutade, ma così non era. Mi sono dedicato a questa avventura e abbiamo intercettato autori importanti che spesso mandano i pezzi ad altri Festival. Ci sono canzoni leggere, ma anche altre con un contenuto importante. Per le selezioni fino allo scorso anno mi avvalevo dell’aiuto di un piccolo aiutante, mio figlio Matteo. Ma ormai ha nove anni ed è dirottato verso altri generi (ride; ndr). Trovo che sia bello un messaggio del Vangelo secondo Matteo che dice: ‘Se non torneremo bambini, non entreremo mai nel regno dei cieli’. Dovremmo ricordarcelo perché, tornando bambini, tutto sarebbe più facile, non esisterebbero litigi e non staremmo ore e settimane a parlare di una pesca (ride, riferendosi all’ormai noto spot di una famosa catena di supermercati, ndr)”. Il conduttore, infine, svela a FqMagazine anche il segreto del successo di “Tale e quale show” che venerdì scorso ha totalizzato oltre tre milioni di spettatori e quasi il 22% di share: “Il divertimento unito alla leggerezza e alle belle canzoni che propongono i nostri imitatori. Oltre alla nostra giuria”.
LOREDANA BERTÈ: “IL MIO BRANO SUI RAGAZZINI INCOLLATI AI COMPUTER”
Tra i brani in gara c’è “Rosso” con musiche di Franco Fasano e testo di Loredana Bertè. La canzone sarà interpretata da Michael di 9 anni, originario di Orta Di Atella (Napoli). “La canzone è nata a metà degli Anni 90. – ha raccontato la Bertè – Mi trovavo a casa del mio grande amico, il vignettista Vauro. Ad un certo punto vedo arrivare uno scricciolino su un girello che era di colore rosso, il figlio di Vauro accompagnato dalla cagnolina Laika. Il bambino mi ha talmente colpita che ho avuto una folgorazione e ho deciso di scrivere questa canzone, dedicata a lui. A distanza di 30 anni questo brano è più attuale che mai: parla di ragazzini incollati ai computer che navigano in Rete. Sono felice che quest’anno l’Antoniano e Conti l’abbiano scelta”.