Fernanda Silva Valoz da Cruz Pinto stava camminando nel centro della città di Maceis, in Brasile, quando una cartomante l’ha chiamata più volte. Non voleva fermarsi, poi la donna le ha detto “ti resta poco da vivere” e così Pinto – che era insieme a sua cugina – ha deciso di sedersi per farsi leggere il futuro. E le previsioni della cartomante non sono cambiate. Alla fine della seduta, la donna ha regalato a Pinto un cioccolatino. Dopo pochi giorno la 27enne è morta per avvelenamento: secondo le prima ipotesi, il cioccolatino era contaminato con pesticidi. La storia, che sembra un romanzo macabro di Stephen King ma è purtroppo realmente accaduta, la racconta il New York Post. “Il cioccolatino era confezionato e a Silva non è venuto in mente che potesse essere pericoloso”, ha raccontato la cugina ai media locali. La 27enne ha cominciato a sentirsi male qualche giorno dopo, giramenti di testa e vista offuscata. Dopo un miglioramento, la situazione è precipitata e se inizialmente gli attacchi di vomito e i sanguinamenti hanno fatto pensare a un’ulcera e alla gastrite che erano state diagnosticate alla ragazza, quando le cose si sono fatto drammatiche è stato chiaro che la causa doveva essere cercata altrove. Dopo la tragica morte di Pinto, autopsia ed esami tossicologici hanno rivelato un’alta concentrazione di pesticidi sulfotep e terbufos: “Queste sostanze, nonostante siano regolate dal Ministero dell’Agricoltura ee del bestiame, sono molto diffuse in caso di avvelenamento e intossicazione in Brasile a causa della facilità nel reperirle”, ha detto Thalmanny Goulart, capo del Laboratorio di chimica e tossicologia che ha analizzato i suoi campioni. Non è stato possibile stabilire associare i pesticidi al cioccolatino, la polizia indaga.