Sono passati dieci anni dalla strage del 3 ottobre, ma da più di 30 quest’isola continua a dare lezioni di umanità all’Italia, all’Europa e al mondo intero, mentre le istituzioni continuano a guardarci senza che accada nulla, senza che si intervenga con una vera politica migratoria“. A dirlo è il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, nel decennale della strage in cui persero la vita 368 persone, morte annegate nel naufragio del barcone su cui viaggiavano a poche miglia dalle coste dell’isola. “Noi continuiamo a fare l’unica cosa che possiamo fare: salvare le persone – aggiunge -. Anche quando veniamo criticati perché l’hotspot sovraffollato, perché dentro ci sono tantissime persone ma sono vive. Questo vogliamo fare: accogliere persone vive”. Alla commemorazione hanno partecipato centinaia di persone: il corteo è arrivato alla Porta d’Europa. “Faccio l’ennesimo appello alla politica italiana ed europea – ha aggiunto Mannino – si mettano da parte le ideologie, i colori politici e si lavori insieme per arrivare a una soluzione condivisa il prima possibile. Non si può più aspettare”.

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