Piccole lesioni alle case e due famiglie sgomberate. Nessun danno invece per lo Stadio Maradona. Sono cominciati i controlli negli edifici nell’area dei Campi Flegrei, a Napoli, dopo le due scosse registrate tra il 2 e il 3 ottobre: la prima nella tarda serata di lunedì, di intensità 4.0, la seconda in mattinata intorno alle 4, di magnitudo 2.2. A seguito delle scosse in tanti sono scesi per strada e diverse persone hanno dormito nelle loro auto. La seconda scossa è stata avvertita distintamente dai residenti a Pozzuoli, nei quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, e Pianura, fino ad arrivare a Licola e Quarto, sempre in provincia di Napoli.

“Ho sospeso momentaneamente le attività didattiche e questa mattina ho fatto ulteriori verifiche negli edifici scolastici, e non ci dovrebbero essere problemi. Abbiamo trascorso la notte a monitorare il territorio: c’è solo un grande spavento, tanta paura, tra i cittadini. Abbiamo dato riscontro ad alcune segnalazioni che ci sono giunte, ma nessun danno”, ha spiegato Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, area colpita dalle scosse di terremoto. “Certo c’è preoccupazione, c’è ansia però comunque dobbiamo prendere coscienza che questo è un fenomeno che non ci abbandonerà mai – ha sottolineato Manzoni – quindi bisogna convivere con il fenomeno del bradisismo (fenomeno attivato dalla pressione di materiale magmatico in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo, ndr) e mettere in atto quelle attività di mitigazione del rischio, come stiamo già facendo. Bisogna tranquillizzare i cittadini e dare le giuste comunicazioni”.

Tra gli abitanti, però, prevale un clima di esasperazione mista a rabbia. “Non ci dicono la verità”, afferma una donna a Pozzuoli, sostenendo che l’intensità divulgata di magnitudo 4.0 sia sottostimata. “Mi sembrava che la casa crollasse“, dice un altro. Ed anche su Facebook, nel profilo del Comune e del sindaco, ci sono commenti da cui traspare lo scoramento e l’ansia di persone che sono alle prese ormai da molto tempo con un interminabile sciame sismico. Proprio ieri, 2 ottobre, in Regione si è tenuta una riunione sugli eventi sismici che stanno interessando l’area dei Campi Flegrei, con il governatore Vincenzo De Luca, per fare in particolare una verifica sui piani già esistenti sul fronte dei trasporti e della sanità.

Mentre si prova a calmare gli animi, il sindaco di Pozzuoli pensa a un piano di evacuazione efficace per il territorio. “Sono necessarie prove di evacuazione a Pozzuoli, non sappiamo ancora la data precisa ma avverranno nei prossimi giorni“, ha dichiarato il primo cittadino. Le scuole intanto rimangono chiuse “per il lavoro di controllo” ma Manzoni sottolinea che “finora non risultano criticità” e può “tranquillizzare i genitori”. Il piano di evacuazione di riferimento per i Campi Flegrei è quello del rischio vulcanico della Regione Campania. Non esiste tuttavia un piano di protezione civile legato al bradisismo, che è considerato un terremoto a bassa intensità “Non abbiamo un piano adeguato per il rischio vulcanico ma soprattutto per le altre calamità naturali”, ha commentato a proposito il sindaco. “Però ora è arrivato il momento. Da quando mi sono insediato, non avendo un piano bradisismico, ci siamo messi per cominciare a svolgere una serie di attività per la prevenzione“.

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Sciame sismico ai Campi Flegrei, i medici: “Raddoppiate richieste dei pazienti per ansia e disturbi del sonno”

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