Il consiglio è quello di controllare il codice lotto stampato sulla parte anteriore della confezione, in basso a sinistra e, se il numero corrisponde a uno di quelli a rischio, di gettare il prodotto in un contenitore sicuro dove gli animali, inclusa la fauna selvatica, non possono accedere. In più è utile pulire i frigoriferi/congelatori in cui il prodotto è stato conservato e disinfettare tutte le ciotole, gli utensili, piani di preparazione del cibo, ma anche cucce, lettiere, giocattoli, pavimenti e ogni superficie che potrebbe essere stata contaminata dal contatto con il cibo o con l’animale che lo ha mangiato.

“È importante tenere presente che la sicurezza e la qualità dei prodotti alimentari per animali dipendono dalla corretta manipolazione e conservazione degli stessi, indipendentemente dal canale di vendita utilizzato”, spiega al FattoQuotidiano.it il Paolo Molinari, medico veterinario. “Pertanto, è fondamentale seguire le linee guida fornite dai produttori e dalle autorità competenti per garantire la salute del nostro animale domestico”.

Dottor Molinari, quali sono queste linee guida?

“Eccole in sintesi:

1. Conservare i prodotti alimentari per animali in luoghi freschi e asciutti, evitando l’esposizione a temperature elevate o umidità.
2. Seguire attentamente le istruzioni di conservazione riportate sull’etichetta dei prodotti.
3. Evitare il contatto tra il cibo crudo per animali e gli alimenti destinati al consumo umano.
4. Utilizzare contenitori puliti e igienizzati per conservare il cibo degli animali domestici, evitando l’accumulo di residui o contaminazioni esterne.
5. Lavarsi sempre le mani prima e dopo aver maneggiato il cibo degli animali domestici, riducendo così il rischio di trasmissione di batteri o parassiti.
6. Rimuovere eventuali avanzi o restanti dal pasto precedente prima di somministrare un nuovo pasto agli animali”.

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