Era per terra in un lago di sangue, sulla rampa d’accesso al garage, vicino agli ascensori al piano interrato: il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato intorno alle 8.30 del 4 ottobre in una palazzina di via del Ciclamino 19, a Rimini, nel complesso di Cà Acquabona. La vittima, Piera Paganelli, aveva 79 anni e sarebbe stata uccisa con un’arma bianca, probabilmente un coltello. Si esclude una rapina, perché la donna aveva con sé la borsa.

Al momento non è esclusa nessuna ipotesi: la pista privilegiata è quella di un femminicidio in ambito familiare. Gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero della procura di Rimini Daniele Paci, hanno iniziato a sentire i familiari per ricostruire la vita della donna e capire chi possa averla uccisa.

Ma, come si apprende, il marito della donna si trova in Germania, mentre il figlio è ricoverato da mesi in ospedale a causa di un grave incidente. Una delle piste su cui sta lavorando la polizia è proprio l’incidente di cui era rimasto vittima quest’estate il figlio, che abita nello stesso condominio, in un appartamento vicino. L’uomo venne infatti ritrovato in coma al margine della strada con il cranio sfondato e secondo i legali della famiglia si poteva supporre un’aggressione, forse un investimento volontario di un’auto pirata.

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