Nella prima puntata della nuova stagione de “Le Iene“ l’inviato Gaston Zama ‘indaga’ sulla Madonna di Trevignano, e sulle statue di Gisella Cardia da mesi al centro dell’attenzione mediatica per le presunte lacrimazioni miracolose. Per stabilire se dagli occhi scendano o meno lacrime truccate, l’inviato del programma di Italia 1 ha convinto i coniugi Cardia ad effettuare una TAC. Accuratamente riposte all’interno di una valigia, le due statuette vengono trasportate in un laboratorio di radiologia ed analizzate nel dettaglio da un’equipe di medici, che si avvale dell’apposita apparecchiatura usata per gli esami tramite “raggi X”.
Il test aiuta a comprendere la composizione del materiale delle statuette della Madonna ed è una “procedura analoga a quella seguita per esaminare mummie e sarcofagi”, spiega il dottor Biscotti. Il medico poggia la madonnina in vetro resina sul lettino, assicurandola con due cuscinetti, avviando poi il macchinario per la scansione. L’esame rivela l’assenza di buchi o manomissioni all’interno delle statue. Dichiarazioni che rendono visibilmente felici Gisella e suo marito: “Abbiamo risolto il mistero della pompetta”, scherza la sedicente veggente.
All’improvviso però, mentre è ancora distesa sul lettino della TAC, i presenti notano che la seconda “madonnina” stia iniziando a trasudare un olio profumato, tra lo stupore e l’incredulità di tutti, soprattutto perché il gesso trattiene e difficilmente rilascia i liquidi (come spiegato dal medico Biscotti). Un’ultima analisi del radiologo evidenzia un’imperfezione simile a un foro “all’altezza dell’orecchio destro della statuina”…
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