Sono diventate definite le condanne per i tre principali imputati nel processo per il crollo della Torre piloti di Genova. La struttura della Capitaneria di porto venne abbattuta dalla portacontainer Jolly Nero della compagnia Messina durante una manovra di uscita dal porto ligure. Nell’incidente morirono 9 persone.
La Cassazione ha respinto tutti i ricorsi presentati, confermando la sentenza d’appello bis che diventa quindi definitiva per il comandante del cargo Roberto Paoloni, il primo ufficiale Lorenzo Repetto e il direttore di macchina Franco Giammoro. Per Paoloni confermati dunque 7 anni, mentre Repetto dovrà scontare 5 anni e Giammoro, infine, 4 anni. I primi due dovranno scontare la pena in detenzione, mentre il terzo potrà chiedere la messa alla prova.
I legali di Paoloni, 73 anni, hanno presentato istanza alla Procura generale e al tribunale di Sorveglianza, motivandola con problemi di salute e anagrafici, chiedendo i domiciliari. I magistrati decideranno entro una settimana. Repetto, invece, aspetta che la Procura generale emetta l’ordine di carcerazione.
Nei mesi scorsi, la Corte d’appello ha assolto tutti gli imputati del filone bis, quello sulla collocazione e costruzione della torre. Inoltre, il pubblico ministero Walter Cotugno ha chiuso le indagini per 15 persone per i presunti certificati irregolari sulle navi. Secondo la procura, gli ispettori del Rina e alcuni della Capitaneria di porto chiudevano un occhio sulle irregolarità riscontrate sulle navi consentendone la navigazione.