Musica

Elodie: “Le polemiche sul mio nudo? Sono femminista, il mio è un manifesto politico di donna libera. Sono arrabbiata e offesa per il mio pubblico LGBTQ+, colpito sempre dalle stesse persone”

Il primo clubtape italiano “Red Light”, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico

Elodie torna a sorpresa con sette nuovi brani raccolti nel primo clubtape italiano “Red Light”, su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico. Il progetto non sarà sarà rilevato per le classifiche, progetto pensato unicamente per il prossimo tour e per i fan della cantante. “Red Light” collabora con (RED), organizzazione no-profit fondata nel 2006 da Bono e Bobby Shriver per raccogliere fondi per contrastare le crisi sanitarie globali. Elodie donerà il 100% dei profitti derivanti dalla vendita della t-shirt (RED) Light per sostenere gli sforzi di (RED) nel portare programmi sanitari salvavita a donne e ragazze nell’Africa subsahariana.

Tutte e sette le tracce mixate e senza pause sono state prodotte da Dardust. I visual riflettono i contenuti dei brani così in nel brano che dà il titolo al disco c’è Elodie al centro di corpi sensuali con riferimenti al peccato con la pelle del serpente.
In “Glamour” si parla di moda con la presenza di Anna Dello Russo che ‘veste’ Elodie, l’America e l’arte del vogueing in “Elle”, “Euphoria” a tutta lap dance, “Ascendente” mostra una Elodie acqua e sapone in bianco e nero su un set fotografico per poi trasformarsi in vampiro rosso, in “Lontano da qui” Elodie bionda e bruna in un gioco sexy lotta con sé stessa e a chiudere “A fari spenti”, con le immagini di nudo che hanno destato scalpore.

Perché un clubtype?
Questo progetto è nato dopo il Forum. Non avevo altri impegni live, così sono andata subito in studio. Ho riflettuto sul concerto e il blocco centrale non mi convinceva, lo trovavo ‘smorto’. Mancava la cattiveria del club, il mondo che mi ha cresciuta quando ho iniziato la mia carriera. Mi sembrava giusto raccontare il mio pubblico, le persone che erano venute a vedermi. Così è nato questo progetto, un po’ ‘cattivello’, di musica house con la cassa dritta, assieme ai visual creati da The Morelli Brothers per lanciare dei messaggi forti e precisi.

Quali?
Mi sembrava giusto in questo momento sfogarmi, fare una scelta libera anche dal punto di vista discografico. Vorrei che ai prossimi miei concerti, con l’innesto di questi nuovi brani, la gente torni a casa stecchito, stanca, come quasi a non volesse più tornare a vedermi (ride, ndr).

La cover di Manara si ispira alla famosa foto che ha scatenato un vespaio di polemiche sul tuo nudo. Come hai vissuto le critiche?
Manara ha tolto la mano dalle mie parti intime, ritraendo un pugno chiuso, un gesto di forza, quasi a inneggiare il potere femminile. Questo è stato il senso della immagine, senza veli, che avete visto. Mi sono sempre divertita a infastidire una fascia di pubblico, nel nome della libertà.

A quale libertà ti sei ispirata?
Sono femminista, il mio è un manifesto politico di donna libera. Nessuno dovrebbe gridare allo scandalo perché il corpo è mio, il corpo è delle donne. Dobbiamo ricordarcelo, soprattutto in questo momento storico dove ne vediamo di tutti i colori. C’è chi ha detto che non c’era bisogno di mostrarmi nuda…

Non sei d’accordo?
Non solo non sono d’accordo ma oggi più che mai dobbiamo scegliere come esprimerci. Per me l’arte è libertà. Sono stata fortunata perché ho vissuto in una famiglia dove non c’era pudore. C’è gente che dovrebbe aver pudore per i pensieri che fa e non certo per quello che mostra.

A proposito delle violenze sulle donne, la premier ha invitato le ragazze, come madre, a tenere la testa sulle spalle quando si esce la sera. Sei d’accordo?
Questa è stata una estate molto brutta per noi donne e anche per gli uomini. Non dovremmo mai giustificare certi atti orribili, ma metterci tutti in discussione dal momento che viviamo in una società iper-sessualizzata e dove la donna viene vista come oggetto sessuale. Quindi, sì certo bisogna avere testa sulle spalle, essere lucidi ma soprattutto non avere paura e bisogna parlare di questo, l’uomo deve darci una mano e aiutarci a mostrarci per quello che siamo veramente.

Perché le donne vengono maltrattate?
Le donne sono sempre state maltrattate se guardiamo la storia. Oggi accade non solo alle donne, ma anche alle trans donne. Il momento è giusto per puntare i piedi, non mostrare paura, ritorno a dirlo. Non dobbiamo fare passi indietro, lasciando spazio alla misoginia.

Da dove deriva la misoginia?
Dal fatto che l’uomo ha sempre avuto paura delle donne perché la donna crea. La misoginia, così come il razzismo, deriva dalla paura del diverso. Gli uomini hanno paura di noi perché siamo speciali. In passato ci sono stati uomini che mi hanno fatta sentire in difetto, oggi grazie anche alla terapia ho imparato ad amarmi. Dobbiamo essere unite e non imitare l’atteggiamento misogino degli uomini. Solo restando unite possiamo avere un dialogo costruttivo con gli uomini.

“Elle” parla del tuo pubblico e denuncia anche un certo atteggiamento…
C’è gente che commenta e giudica ancora l’essere umano e la sua libertà. Ho trovato anche abominevole che in alcuni casi si sia ritirato il patrocinio al Pride. Un gesto violento. Mi sento offesa e arrabbiata perché stiamo correndo indietro invece di lanciare un messaggio preciso. E poi sono sempre gli stessi a parlare di queste cose.

Cosa vorresti fare?
Sedermi attorno ad un tavolo con queste persone e capire perché sono così malate, perché hanno questa ossessione nel giudicare gli altri. Ma rimango ottimista che le cose possano cambiare.

A proposito solidarietà femminile Annalisa ha affrontato il finto gossip della sua gravidanza. Lei ha parlato di fari puntati addosso sulle donne dopo il matrimonio. Sei d’accordo?
Siamo vittime di una visione retrograda sulla immagine della donna. A lei è stato chiesto anche com’è la sua vita dopo il matrimonio…E lei giustamente ha risposto che non era cambiato nulla. Ma che domanda è? Così come alle campionesse mondiali sportive chiedono dei vestiti… C’è tanto lavoro da fare ancora, ci vuole tanta pazienza, ma piano piano scardinando il sistema ci arriveremo. Di certo io non vivrò abbastanza da vedere i risultati di questo lavoro.

Pensi di tornare sul set per un film?
Sto leggendo una sceneggiatura molto interessante, un ruolo lontano da tutto quello che sto facendo.

Sarai una suora?
(Ride, ndr) No per carità, in clausura non so stare. Poi magari tra qualche anno, perché no.

Dopo il Forum lo scorso maggio, tutto pronto per Elodie Show 2023 con un totale di oltre 55mila biglietti già venduti. Ai sold out già annunciati si aggiunge il tutto esaurito anche per la data del 20 novembre al Mediolanum Forum e si apre, a grande richiesta, il terzo appuntamento a conclusione della tournée sabato 9 dicembre. Appuntamento speciale il 10 novembre su Sky Uno, in streaming su Now e in chiaro su TV8 con le immagini live del concerto di maggio a Milano e Elodie che racconta la sua storia, le sue emozioni e la sua musica.