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Scandalo corruzione in Giappone: Sapporo rinuncia alle Olimpiadi invernali 2030

Niente Olimpiadi invernali a Sapporo nel 2030. La città del nord del Giappone che ha già ospitato i Giochi nel lontano 1972, ha annunciato che rinuncerà definitivamente alla candidatura. Il motivo? Lo scandalo corruzione che sta travolgendo l’organizzazione delle Olimpiadi estive di Tokyo, disputate nel 2021.

La Procura sta indagando su una serie di società: l’attenzione è focalizzata sull’ex membro del consiglio del comitato organizzatore olimpico, Haruyuki Takahashi. È un ex dipendente della Dentsu, la più grande agenzia pubblicitaria del Giappone, che all’epoca era l’agenzia di marketing esclusiva per i Giochi di Tokyo. Secondo l’accusa, Takahashi ha accettato tangenti per aiutare diverse società a essere selezionate come sponsor olimpici o agenti di marketing.

Lo scandalo ha sempre più messo in ombra la candidatura di Sapporo ai Giochi invernali del 2030, anche se la sede dei Giochi invernali del ’72 un tempo era stata una delle preferite per ospitare nuovamente l’evento. Già ad aprile erano emerse le prime perplessità e la possibilità di far slittare la candidatura al 2034. Ora diversi media giapponesi hanno riferito che il sindaco di Sapporo, Katsuhiro Akimoto, informerà della decisione di rinunciare alla canditatura il presidente del Comitato Olimpico giapponese, Yasuhiro Yamashita, la prossima settimana. Sapporo sta ora valutando un’offerta per il 2034 o per gli anni successivi.