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Fedez: “Ho perso metà del mio sangue, sono stato moribondo. Tra le terapie anti depressive anche scosse al cervello: la ricchezza non rende immuni dallo stress”

Non manca poi un passaggio sulla mancata partecipazione a Belve, dove sarebbe voluto andare per “parlare, specie ai giovani e a chi si sente incompreso, di salute mentale"

di F. Q.

Ora che sta meglio, Fedez ha deciso di raccontare i suoi ultimi dieci giorni vissuti tra dolore e ansia, con il ricovero al Fatebenefratelli di Milano che ha tenuto col fiato sospeso i suoi fan (e non solo loro). Tutto è cominciato con uno svenimento, poche ore prima di prendere un volo per Los Angeles: notte al pronto soccorso poi la scoperta di sangue nelle feci, la perdita di metà del sangue del suo corpo che ha fatto scattare l’allarme e ha costretto i medici ad intervenire d’urgenza. “Avevo l’emocromo a 7, anziché a 14. Così sono intervenuti d’urgenza, per fermare l’emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere. Ho dovuto anche fare due trasfusioni; personalmente senza quelle trasfusioni non sarei qui a parlare con lei”, rivela Fedez ad Aldo Cazzulo, che lo ha intervistato sul Corriere.

IL RICOVERO DI FEDEZ, LE ULCERE E L’ISCHEMIA ALLO STOMACO

È un racconto dettagliato e per molti versi inaspettato quello che Fedez fa, poche ore dopo il rientro a casa a seguito delle dimissioni avvenute solo ieri pomeriggio. Dopo la scoperta delle ulcere e le necessarie trasfusioni, ecco insorgere una nuova complicazione a seguito della quale è stato nuovamente operato: “Ho avuto un altro problema, un’emorragia ischemica sempre allo stomaco. Così hanno dovuto riaddormentarmi, e intervenire nuovamente”, spiega. La causa? Legata al tumore per il quale è stato operato nel marzo del 2022: “Ho subito la resezione della testa del pancreas, del duodeno, la rimozione della cistifellea, e di un pezzo di intestino: è possibile che là dove ci sono le cuciture effettuate durante quell’intervento si siano formate delle ulcere. Ma in verità ho avuto altri problemi di salute quest’estate, tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi”, ammette, svelando di aver sofferto di diverse malattie o disturbi di origine psicosomatica, tra cui gastriti e fuoco di Sant’Antonio.

LO STRESS, LA DEPRESSIONE E LE TERAPIE (ANCHE LE SCOSSE AL CERVELLO)

Così l’intervista scivola su un piano ancora più intimo, a cominciare dallo stress, per arrivare alla salute mentale e alle terapie per uscire dalla depressione. “Lo stress è una condizione non legata alla propria classe sociale o al denaro”, sottolinea quando Cazzullo gli fa notare la sua condizione di privilegio. “Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni da paure o stress emotivi. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante”, confessa. Ed è proprio la malattia, nel suo caso, ad aver innescato i problemi di salute mentale, che sta affrontando tuttora. “Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui, cioè come altri stavano o avevano affrontato una diagnosi nefasta”, ammette. Nonostante l’esame istologico abbia rilevato l’assenza di cellule cancerogene, non c’è certezza in termini di recidive e “forse anche per questo ho avuto una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale”. Che nel suo caso ha significato perdita di lucidità e cure a base di psicofarmaci, con pesanti effetti collaterali: “Allora per curare gli effetti collaterali di un farmaco ti prescrivono un altro farmaco, e così via. Il risultato è stato che balbettavo, tremavo, non riuscivo più a pensare lucidamente. Sono arrivato a un punto in cui ho dovuto smettere tutto di botto, avendo una cosa che si chiama effetto rebound”. Una situazione complicata, tanto che oggi è seguito da uno psichiatra e da uno psicoterapeuta e ha provato tantissime cose per star meglio, incluse le stimolazioni transcraniche, ossia le scosse elettromagnetiche al cervello.

L’ATTACCO ALLA RAI PER LA MANCATA PARTECIPAZIONE A BELVE

Non manca poi un passaggio sulla mancata partecipazione a Belve, dove sarebbe voluto andare per “parlare, specie ai giovani e a chi si sente incompreso, di salute mentale. La salute mentale è un tema che riguarda molte persone giovani, ragazzi e ragazze. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, li avrebbe potuti aiutare a sentirsi meno soli o a dirsi: be’, allora può succedere davvero a chiunque. A me cercare un riferimento è servito moltissimo: quando ho scoperto la malattia, ho cercato chi stesse vivendo la mia stessa situazione o comunque simile alla mia”. Proprio mentre era ricoverato, è arrivato però un comunicato in cui la Rai spiegava perché avesse scelto di “ritirare” l’invito, nonostante la manifesta contrarietà della conduttrice, Francesca Fagnani: “Hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Sa perché? Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano”, dice senza mezzi termini. La questione economica evocata da qualcuno? Per Fedez è inesistente. “Prima avevano lasciato trapelare questo, poi hanno rettificato. In ogni caso, sarei stato e sono disponibilissimo ad andare del tutto gratuitamente. Avevo l’intenzione di fare una bella cosa, e spero in futuro di riuscirci, in qualche modo, con Francesca Fagnani, una giornalista con la schiena dritta che ringrazio per aver sostenuto la posizione del suo invito. Non ho carichi pendenti, non ho mai evaso le tasse, non ho busti di Mussolini in casa, ma comunque per loro non rientro nel codice etico…”.

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