L’Afghanistan occidentale, vicino ad Herat è stato sconvolto da una serie di scosse di terremoto ravvicinate molto forti che hanno toccato per due volte la magnitudo di 6.3. L’istituto geosismico statunitense Usgs ha rilevato una prima oscillazione di 6.3, seguita da altre quattro di 5.5, 4.7, di nuovo 6.3 e 5.9, il tutto a una quarantina di chilometri. Le vittime sono quasi 120 e i feriti sono più di mille, hanno annunciato le autorità locali. Il primo sisma ha colpito alle ore 11.00 locali. A Herat, che secondo i dati della Banca Mondiale conta 1,9 milioni di abitanti, i residenti e i commercianti sono fuggiti dagli edifici una volta sentite le prime scosse. “È probabile che ci sarà un numero significativo di vittime e che il disastro sarà potenzialmente diffuso”, ha affermato l’istituto, mentre stando al portavoce dei servizi di gestione dei disastri naturali afghano, Mullah Jan Sayeq, “nelle zone rurali e montuose si sono verificate delle frane”.

La terra ha tremato anche in Messico: l’istituto sismologico messicano segnala un terremoto di magnitudo 6.0 nello stato di Oaxaca, nel sud del Messico, con epicentro nella cittadina di Matias Romero. La scossa è stata avvertita anche nella capitale Città del Messico, che dista oltre 500 chilometri dall’Oaxaca e dove diverse persone hanno lasciato le loro abitazioni. L’istituto geosismico Usa da parte sua ha riportato sul suo sito il rilevamento di una scossa di magnitudo 5.8. Al momento non sono state segnalate “perdite di vite umane”, ha dichiarato alla stampa Jesus Romero, segretario del governo di Oaxaca. Il terremoto ha tuttavia danneggiato alcune strade, in particolare quella che conduce all’Istmo di Tehuantepec, lo stretto tratto di territorio messicano che separa l’Oceano Pacifico dall’Oceano Atlantico, ha dichiarato il funzionario. Nella città di Oaxaca, le recinzioni degli edifici sono state danneggiate. Crepe anche su un edificio che ospita un ospedale e un ponte stradale, ha detto Romero, aggiungendo che ci sono state interruzioni di corrente.

Il Servizio geologico americano ha segnalato anche un sisma di magnitudo 6.7 nella regione orientale della Papua Nuova Guinea. Il terremoto ha avuto luogo a una profondità di 53 chilometri e ha colpito intorno alle 19:30 (8.30 GMT) con l’epicentro a circa 56,6 chilometri a sud-est della città di Madang, ha dichiarato l’Usgs. Non sono stati ancora segnalati vittime o danni. La Papua Nuova Guinea si trova sull’Anello di fuoco del Pacifico, un enorme concatenazione di faglie, con vulcani e zone sismiche attorno al più grande oceano, creato dall’attrito tra le placche tettoniche e che comprende la costa pacifica del Sud e del Nord America, il Giappone e l’Indonesia fra gli altri. I terremoti sono frequenti in Papua Nuova Guinea, ma raramente causano danni gravi. Al di fuori delle grandi città, la maggior parte del Paese è scarsamente popolata e gli edifici sono generalmente in legno.

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