Celebrare adeguatamente i cento anni di Latina, dunque “Littoria”, la città voluta da Benito Mussolini e inaugurata nel 1932 come simbolo delle bonifiche dell’agro Pontino. E farlo alla maniera della destra italiana che oggi è al governo: ricordando l’architettura razionalistica, la nascita dell’urbanistica “moderna” e le bonifiche pontine. Senza mai esplicitamente citare il duce per evitare scivoloni, ma con la sua opera ben presente nell’esaltazione della città. È questo il significato della proposta di legge di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia presentata in estate dal presidente della commissione Bilancio meloniano Nicola Calandrini (coordinatore provinciale a Latina) la cui discussione è iniziata nei giorni scorsi in commissione Cultura al Senato.
Il titolo della proposta di legge, firmato proprio da Calandrini, Claudio Fazzone (Forza Italia) e Andrea Paganella (Lega), è emblematico: “Disposizioni per la celebrazione del centenario della città di Latina 1932-2032. Città del ‘900, città delle acque, città dell’accoglienza”. L’obiettivo della maggioranza di destra è proprio quello di portarsi avanti e organizzare con nove anni di anticipo le celebrazioni del centenario della nascita di Latina che cadrà nel 2032.
Già nella relazione tecnica alla proposta di legge, la città viene descritta con grande enfasi come risultato delle politiche del fascismo. “La genesi e lo sviluppo della città e del territorio di Latina hanno caratterizzato un brano significativo della storia italiana del ‘900: le bonifiche, l’architettura razionalista e l’incontro tra le genti – scrivono i firmatari della proposta – Littoria, ora Latina, venne inaugurata il 18 dicembre 1932. La prima delle “città nuove” italiane disegnate e realizzate negli anni ’30 del XX secolo, in cui era vivo il dibattito in Europa su come organizzare le città e il territorio in funzione dello sviluppo economico e sociale, in cui si teorizzava e si sperimentava l’urbanistica moderna”. Da qui la celebrazione delle bonifiche del fascismo in tutta Italia definita come una “impresa storica”. All’articolo 1 Latina viene definita come “luogo unico” nella storia “dell’architettura italiana del XX secolo, delle bonifiche, della redenzione della terra, dell’accoglienza, del dialogo interculturale e della riflessione storica, sia a livello nazionale che internazionale”.
Nel testo, poi, si ricorda anche il Dopoguerra di Latina dopo la distruzione dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, il ruolo di città dell’accoglienza degli esuli della Dalmazia e dei popoli della cortina di ferro ma anche lo sviluppo urbano del secondo Novecento che ha portato a diventare la seconda provincia del Lazio, dopo Roma. È in base a questo che la maggioranza vuole celebrare i fasti di un tempo non solo in Italia ma anche all’estero. “Sulla scia di tale storia – si legge ancora nella relazione introduttiva – con il presente disegno di legge si intende favorire la massima diffusione nazionale e internazionale del centenario della città di Latina”.
Nello specifico l’idea è quella di fare un piano per celebrare il centenario, rafforzare l’integrazione delle “città nuove” dell’agro pontino, realizzare il museo delle bonifiche e della fondazione della città e promuovere “la conoscenza dei fenomeni storici, sociali ed economici della città e del suo territorio”. Per farlo sarà istituito un comitato promotore per il centenario di Littoria presieduto dal presidente del Consiglio e formato dai ministri interessati (Cultura, Istruzione, Università e Turismo), dal presidente della Regione Lazio e dal sindaco di Latina. Il Comitato – insieme a una fondazione denominata “Latina 2032” – avrà a disposizione 8 milioni di euro (un milione all’anno dal 2024 al 2032) per organizzare le celebrazioni.
Al testo sono stati presentati 16 emendamenti quasi tutti dell’opposizione: l’obiettivo delle modifiche di Pd e M5S è quello di depurare la proposta di tutti quei riferimenti che possano collegare la proposta alla celebrazione del fascismo. Il Pd in particolare chiede di modificare il concetto di “città nuove” con “città del Novecento” e di individuare Latina non come “luogo unico” di bonifiche e architettura razionalistica ma come “primo esempio”. Il senatore dem Andrea Crisanti vuole estendere il ruolo dell’architettura razionalistica anche alle città di Asmara e Sabaudia ma volendo “cogliere l’opportunità per approfondire il rapporto dialettico, di collaborazione e contrasto, tra gli architetti razionalisti e il regime fascista”.
Palazzi & Potere
Latina, le destre sfornano una legge per il centenario della “Littoria” fascista
Celebrare adeguatamente i cento anni di Latina, dunque “Littoria”, la città voluta da Benito Mussolini e inaugurata nel 1932 come simbolo delle bonifiche dell’agro Pontino. E farlo alla maniera della destra italiana che oggi è al governo: ricordando l’architettura razionalistica, la nascita dell’urbanistica “moderna” e le bonifiche pontine. Senza mai esplicitamente citare il duce per evitare scivoloni, ma con la sua opera ben presente nell’esaltazione della città. È questo il significato della proposta di legge di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia presentata in estate dal presidente della commissione Bilancio meloniano Nicola Calandrini (coordinatore provinciale a Latina) la cui discussione è iniziata nei giorni scorsi in commissione Cultura al Senato.
Il titolo della proposta di legge, firmato proprio da Calandrini, Claudio Fazzone (Forza Italia) e Andrea Paganella (Lega), è emblematico: “Disposizioni per la celebrazione del centenario della città di Latina 1932-2032. Città del ‘900, città delle acque, città dell’accoglienza”. L’obiettivo della maggioranza di destra è proprio quello di portarsi avanti e organizzare con nove anni di anticipo le celebrazioni del centenario della nascita di Latina che cadrà nel 2032.
Già nella relazione tecnica alla proposta di legge, la città viene descritta con grande enfasi come risultato delle politiche del fascismo. “La genesi e lo sviluppo della città e del territorio di Latina hanno caratterizzato un brano significativo della storia italiana del ‘900: le bonifiche, l’architettura razionalista e l’incontro tra le genti – scrivono i firmatari della proposta – Littoria, ora Latina, venne inaugurata il 18 dicembre 1932. La prima delle “città nuove” italiane disegnate e realizzate negli anni ’30 del XX secolo, in cui era vivo il dibattito in Europa su come organizzare le città e il territorio in funzione dello sviluppo economico e sociale, in cui si teorizzava e si sperimentava l’urbanistica moderna”. Da qui la celebrazione delle bonifiche del fascismo in tutta Italia definita come una “impresa storica”. All’articolo 1 Latina viene definita come “luogo unico” nella storia “dell’architettura italiana del XX secolo, delle bonifiche, della redenzione della terra, dell’accoglienza, del dialogo interculturale e della riflessione storica, sia a livello nazionale che internazionale”.
Nel testo, poi, si ricorda anche il Dopoguerra di Latina dopo la distruzione dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, il ruolo di città dell’accoglienza degli esuli della Dalmazia e dei popoli della cortina di ferro ma anche lo sviluppo urbano del secondo Novecento che ha portato a diventare la seconda provincia del Lazio, dopo Roma. È in base a questo che la maggioranza vuole celebrare i fasti di un tempo non solo in Italia ma anche all’estero. “Sulla scia di tale storia – si legge ancora nella relazione introduttiva – con il presente disegno di legge si intende favorire la massima diffusione nazionale e internazionale del centenario della città di Latina”.
Nello specifico l’idea è quella di fare un piano per celebrare il centenario, rafforzare l’integrazione delle “città nuove” dell’agro pontino, realizzare il museo delle bonifiche e della fondazione della città e promuovere “la conoscenza dei fenomeni storici, sociali ed economici della città e del suo territorio”. Per farlo sarà istituito un comitato promotore per il centenario di Littoria presieduto dal presidente del Consiglio e formato dai ministri interessati (Cultura, Istruzione, Università e Turismo), dal presidente della Regione Lazio e dal sindaco di Latina. Il Comitato – insieme a una fondazione denominata “Latina 2032” – avrà a disposizione 8 milioni di euro (un milione all’anno dal 2024 al 2032) per organizzare le celebrazioni.
Al testo sono stati presentati 16 emendamenti quasi tutti dell’opposizione: l’obiettivo delle modifiche di Pd e M5S è quello di depurare la proposta di tutti quei riferimenti che possano collegare la proposta alla celebrazione del fascismo. Il Pd in particolare chiede di modificare il concetto di “città nuove” con “città del Novecento” e di individuare Latina non come “luogo unico” di bonifiche e architettura razionalistica ma come “primo esempio”. Il senatore dem Andrea Crisanti vuole estendere il ruolo dell’architettura razionalistica anche alle città di Asmara e Sabaudia ma volendo “cogliere l’opportunità per approfondire il rapporto dialettico, di collaborazione e contrasto, tra gli architetti razionalisti e il regime fascista”.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".