“Il prossimo capitolo della vicenda sulla giudice Iolanda Apostolico si intravede già dalle dichiarazioni del ministro della Giustizia Nordio, che ha annunciato ispezioni e approfondimenti sul caso. Le verifiche in realtà sono in corso e a noi risulta già lunedì sul suo tavolo ci sarà un procedimento disciplinare nei confronti della giudice“. Lo rivela a Omnibus (La7) il giornalista de La Sicilia Mario Barresi, a proposito del caso della giudice Iolanda Apostolico, ormai sotto attacco incrociato della Lega e di Fratelli d’Italia per aver disapplicato il decreto Cutro sull’immigrazione.
Barresi cita le dichiarazioni rese da Nordio in una intervista a Libero (“La giudice poteva manifestare ma non doveva. (…) Faremo subito accertamenti“), ma puntualizza che in realtà gli accertamenti sono già in corso e che l’azione disciplinare contro la giudice è imminente, esattamente come è avvenuto due mesi fa quando il Guardiasigilli ha mandato gli ispettori a Firenze contro i pm che hanno indagato Matteo Renzi nel caso Open (il procuratore aggiunto della Repubblica di Firenze Luca Turco e il suo sostituto Antonino Nastasi).
Il giornalista svela anche che, nonostante le pressioni di alcuni colleghi magistrati perché chiedesse un trasferimento, la giudice Apostolico è irremovibile nel voler restare al suo posto.
Poi smonta certa narrazione sulla manifestazione a cui ha partecipato Apostolico il 25 agosto 2018 al porto di Catania: “A prescindere dall’opportunità o meno della presenza della giudice, quella non era una manifestazione di estremisti di sinistra o una protesta contro la polizia. Anche io ero lì e da diversi giorni i migranti erano “prigionieri” sula nave Diciotti. In quell’occasione al porto di Catania con un insolito moto spontaneo si formò un blocco di manifestanti pacifici”.
E chiosa: “C’erano famiglie, associazioni cattoliche, cittadini non schierati politicamente. C’era persino Gianfranco Miccichè di Forza Italia che, dopo aver apostrofato Salvini su Twitter con un aggettivo irripetibile (“stronzo”, ndr), portò a Laura Boldrini la biancheria intima da consegnare ai migranti a bordo. Quindi, il clima e il contesto non erano affatto quelli di una manifestazione di estremisti di sinistra o contro la polizia. E questo chi era lì ha il dovere di raccontarlo”.