“Nonostante tutte le garanzie della giunta, degli architetti, veramente ci si può domandare ‘chi governa questa città?’, perché non è possibile avere garanzie che poi vengono disattese. Erano stati individuati cinque punti per accogliere il Museo della Resistenza, allora mi sembra una scusa per poter costruire“. Queste le parole dell’attore Giovanni Storti, tornato a manifestare per salvare i tigli e i glicini nel Giardino di Lea Garofalo, a pochi passi da piazza Baiamonti, dove è prevista la costruzione di un grande edificio. “Risalirei a tanti anni fa quando in quest’area c’era la scuola di Piccolo Circo che aveva vinto un bando comunale. Il sindaco Albertini decise che lì doveva esserci un parcheggio. Dopo le nostre proteste ci aveva promesso che sarebbe rimasto il Circo, invece non fu così e non si fece neanche il parcheggio perché la Sovrintendenza aveva deciso di proteggere le mura spagnole. E adesso?” ha proseguito Storti.