Horacio Pagani ha scelto lo storico borgo di Vinci (Firenze) per presentare il libro “Le forme dell’aria – Da Leonardo da Vinci a Pagani Utopia”, dedicato all’ultima opera d’arte su quattro ruote, la Utopia appunto, prodotta dall’atelier di San Cesario Sul Panaro (Modena). Le ragioni di questa scelta geografica sono da ricercarsi nella passione che il fondatore dell’azienda nutre per Leonardo, da sempre un’ispirazione per l’ingegnere argentino.

Il volume aspira a rappresentare un “ponte” tra Utopia, terza creatura di Pagani Automobili dopo Zonda e Huayra, e una selezione di tredici fogli leonardeschi, tratti dal Codice Atlantico conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano: gli stessi illustrano gli studi sull’aria effettuati dal genio toscano prima che nascesse il termine “aerodinamica”. Il libro è stato scritto dal giornalista francese Robert Puyal con la collaborazione del professore Pietro C. Marani e del fondatore Horacio Pagani.

La storia di Pagani, costruttore che quest’anno celebre i sui primi 25 anni di storia, ha avuto inizio con il progetto C8 (Zonda), che nel 1999 pose le basi di questa avventura umana e tecnologica. Avventura proseguita poi nel 2011 con il progetto C9 (Huayra), dotato di innovazioni sofisticate come l’aerodinamica attiva. E, infine, l’epopea Pagani è arrivata l’anno scorso al terzo atto, con il progetto C10 (Utopia), realizzata a seguito di più di 4.000 disegni stilistici, 10 modelli in scala, un modello per la galleria del vento, due modelli in scala 1:1 e innumerevoli idee, ricerche e sperimentazioni su 8 prototipi completi, per un lavoro di team durato più di sei anni.

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