Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non sarà oggi in commissione Affari Costituzionali alla Camera per rispondere alle interrogazioni delle opposizioni sull’origine del video diffuso da Matteo Salvini che mostra la giudice di Catania Iolanda Apostolico a una manifestazione del 2018 per i migranti trattenuti sulla nave Diciotti. Al suo posto il titolare del Viminale non manderà un delegato qualunque: a rispondere sarà il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, leghista e fedelissimo di Salvini. Una decisione che non piace all’opposizione visto il ruolo di Molteni e la sua vicinanza al vicepremier leghista che in questa vicenda è parte in causa avendo pubblicato il video “incriminato”. Molteni infatti è considerato come il punto di riferimento di Salvini al Viminale.
Piantedosi non ci potrà essere per motivi di agenda: oggi sarà a Cagliari per presiedere un Comitato di ordine e sicurezza fissato da tempo. È vero che raramente il ministro risponde a question time in commissione ma il deputato di Più Europa Magi spiega che “per una questione di sensibilità istituzionale Piantedosi sarebbe potuto venire”.
Molteni dovrà rispondere a due interrogazioni di Alleanza Verdi e Sinistra a firma Filiberto Zaratti e Più Europa con Riccardo Magi che chiedono informazioni al ministero dell’Interno sull’origine del video diffuso giovedì scorso sui profili social di Salvini in cui si vede la giudice manifestare a Catania. Il leader della Lega aveva denunciato la mancata imparzialità della giudice che ha disapplicato il decreto Cutro chiedendo le sue dimissioni per aver partecipato a quella manifestazione. Negli ultimi giorni, però, è scoppiato il caso sull’origine delle riprese: non è chiaro chi abbia girato quel video e come sia arrivato a Salvini, ex ministro dell’Interno, a cinque anni di distanza.
Come ha ricostruito Il Fatto, un luogotenente dei carabinieri si è rivolto ai suoi superiori spiegando di aver girato delle riprese il 25 maggio 2018 ma al Sindacato italiano dei carabinieri ha anche aggiunto di non essere lui l’autore del video pubblicato da Salvini. Il video era stato pubblicato dal leader della Lega e la giudice era stata riconosciuta dal deputato catanese – ex luogotenente dei carabinieri – Anastasio Carrà che però nega di aver mandato il filmato a Salvini. La vicenda è finita anche in procura a Roma dopo l’esposto del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
Oggi sulla questione doveva rispondere Piantedosi ma al suo posto lo farà Molteni. Alleanza Verdi e Sinistra chiede se esistano “apparati dello Stato che producono e conservano durante manifestazioni pubbliche video non ufficiali, se le riprese effettuate, laddove non utili per documentare atti illeciti, vengano distrutte, ovvero per quale fine verrebbero conservate e come siano finite in possesso del Ministro Salvini”. Magi invece vuole chiarimenti dal Viminale su “cosa prevedano nel dettaglio le policies delle Forze dell’Ordine, e quali siano le direttive del Ministero, in materia di riservatezza dei dati relativi a soggetti presenti a manifestazioni, in operazioni di ordine pubblico, con particolare riferimento alle previsioni relative alle finalità, ai termini di conservazioni dei contenuti, alle modalità e all’obbligo di cancellazione, anche in caso di mancanza di utilità in relazione alle finalità, all’utilizzo di dispositivi personali quali smartphone da parte degli agenti, anche al fine di garantire che i dati non entrino nelle disponibilità di terzi”.