La giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico – al centro di una polemica per la partecipazione nel 2018 a una manifestazione pro migranti – ha deciso di non convalidare i trattenimenti nel centri di permanenza per i rimpatri (cpr) di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa nei confronti di quattro migranti tunisini. il secondo provvedimento in tal senso della magistrata finita nella bufera dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata mentre protestava contro la decisione dell’allora ministro dell’interno Matteo Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi. Domenica scorsa un altro giudice di Catania non aveva convalidato sei trattenimenti.
La giudice, ieri dopo l’udienza, si era riservata la decisione ritirandosi in camera di consiglio. Due giorni fa il suo collega, il giudice Rosario Cupri ha annullato il trattenimento di sei migranti. La prima decisione in sede di Tribunale era stata della giudice che il 29 settembre scorso aveva rigettato un’analoga richiesta nei confronti di quattro tunisini nel centro di accoglienza sconfessando di fatto il decreto del governo.
“Non conosco questi ultimi provvedimenti nel dettaglio e non do giudizi sommari su procedimenti giudiziari, ma valuteremo e impugneremo – dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – Siamo profondamente convinti – ha aggiunto il titolare del Viminale incontrando i giornalisti a Cagliari – che i provvedimenti del governo sono legittimi e rispettosi della cornice giuridica. Il tema del trattenimento ai soli scopo dell’identificazione e di fare procedure accelerate alla frontiera è un tema cardine dell’attuale e futura normativa europea, con l’approvazione del Patto di migrazione e asilo”.